Onde e Spiagge
Vi siete mai chiesti perché il surfcasting ha avuto e continua ad avere un enorme successo? Per molti, sono sicuro, il fascino di questa tecnica dipende dalle dimensione delle prede che si possono catturare. Grosse orate, spigole, lecce e tante altre. Ma anche con altre specialità si possono fare altrettante e soddisfacenti catture. Io credo che alla base di tutto ci sia il mare, il mare mosso. Si può stare per ore in spiaggia a guardare le onde e non stancarsi. Come davanti al fuoco di un caminetto in una serata fredda d’inverno. Le fiamme e le onde hanno infatti la stessa caratteristica: sono sempre diverse. In fin dei conti però l’emozione che si prova è sempre soggettiva e ognuno di noi, pertanto, può trovarsi le motivazioni che più gli fanno comodo. C’è anche da aggiungere che per il surfcaster il mare mosso, l’onda, è un elemento da decifrare, quindi una ragione in più che a successo avvenuto, genera soddisfazione. Comunque, siamo qui per descrivere il mare mosso, cioè l’ambiente in cui si opera, prevalentemente nei mesi più freddi dell’anno. Possiamo definire l’onda come l’elemento anatomo-fisiologico elementare.
Continua a leggere sul giornale...
Commenti ()