Notte da Pionieri
Leggo testualmente dall’enciclopedia Treccani: “Pionière, dal francese pionnier; chi apre la via al progresso... esplorando regioni sconosciute...”. Forse sembrerà che ecceda nell’enfasi, ma sono convinto che i Pionieri del Surfcasting, almeno nelle intenzioni, ricalchino fedelmente il significato del loro nome. Il gruppo è nato sui social e vive dello slancio mostrato dai tre amministratori: Walter Deiana, Giancarlo “metalsurf” Lai e Simone Ledda. La piattaforma digitale, sempre più spesso, fa da volano a iniziative che nascono virtuali per poi raggiungere una dimensione reale, in spiaggia. Il manifesto dei Pionieri è al tempo stesso semplice e rivoluzionario: ritorno a un surfcasting più autentico, meno legato all’agonismo e più vicino all’epica e all’estetica della tecnica nata nel secolo scorso. Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio si è svolta la seconda edizione del raduno targato Pionieri. Il regolamento era all’insegna della ricerca di prede di pregio: misure minime maggiorate, bonus a premiare la cattura di spigole e saraghi e campo libero in tutte le spiagge del Sarrabus. Come location per le operazioni pre e post “gara” è stata scelta Sa Domu Incantada, bellissima struttura circondata da uno splendido agrumeto, a due passi dal centro di Muravera. I Pionieri hanno subito chiarito quale voglia essere il loro spirito: nel rugby si parla di “terzo tempo” per definire la festa che sempre segue la fine della partita e vede protagonisti tutti i giocatori, senza differenza di maglia. I Pionieri hanno fatto ancor meglio, introducendo il rito del... primo tempo. Infatti il raduno è iniziato con un pranzo a cui hanno partecipato tutti i pescatori. A tavola si è discusso delle condizioni meteo promettenti.
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