Nomura Vs Cefalopodi
Va bene all’Asd Sardegna Pesca Club. Dopo il successo strepitoso del mese precedente con il primo raduno di Eging a Giorgino, Ilaria Orsatti ci riprova con Nomura ed è il crollo di tutti i record. 70 partecipanti, a dispetto delle ventilate piccole seppie che a qualcuno hanno fatto storcere il naso in passate esperienze. Così era scritto, evidentemente! Perché anche il tempo è da record: ottimo, senza vento e non troppo umido sul finire. La location è sempre la stessa: il ristorante Non solo mare.
La stessa, la terrazza allestita per le iscrizioni. Piccola variante invece per il regolamento. Per la posizione sul campo gara, virtualmente tracciato, a cui si accede in ordine numerico e temporale. E riparlando di successo, aggiungiamo le facce nuove, forse non per Ilaria, ma certamente per il non più giovane cronista che le ha messe a fuoco tutte col suo obiettivo. Un ricambio esagerato, intorno al 50%, segno che l’eging tira e anche forte. E vogliamo parlare degli stranieri? Quella filippina, a Casteddu, è una grossa comunità e non è mai stato un mistero che si dedicasse alla pesca dei dolcissimi molluschi, ma chi se ne aspettava tanti? Insomma la nuova sfida è vinta in partenza. Per la cronaca la tromba suona alle 16,30 e la seconda alle 21,30.
"Nel moletto, la parte più ester-na del campo gara, iniziano i primi combattimenti, anche nel versante che guarda la piccola spiaggia, e intorno alle 18 si contano già diverse catture".
Nel mezzo i soliti discorsi, le solite catture. Solo che il calamaro non è più un’eccezione e in diversi, infatti, ne contano parecchi nel carniere. Tutto ciò, combattendo con la corrente di direzione variabile a seconda della fascia di pesca. Essendo tanti, su uno spazio limitato, è facile scambiarsi battute, opinioni e falsità. Ci sta. Ne guadagna l’agonismo e il risultato. Nel moletto, la parte più esterna del campo gara, iniziano i primi combattimenti, anche nel versante che guarda la piccola spiaggia, e intorno alle 18 si contano già diverse catture. Un po’ meno nella parte più sporca, quella più prossima al ponte, dove comunque, qualcuno non sfigura. La gara comincia a prendere forma nelle ore successive. La tensione sale e la ricerca dell’artificiale vincente si fa più accesa. Non si tratta solo di trovare il colore giusto. Risulta fondamentale il movimento della totanara e qui entrano in gioco sia le caratteristiche dell’esca, sia l’esperienza del pescatore nell’impostare il timing e le jerkate, nonché il sempre difficilissimo recupero. A fine gara le sorti sono segnate solo in parte, infatti, il gruppo in testata di molo è sicuramente in vantaggio ma... Alle 21,30 i giochi si fermano e in un batter d’occhio la scena si trasferisce al chiosco-bar per la pesatura e la premiazione. Ilaria quindi si rifà viva e col piglio suo riordina le bu-ste col succo nero e inizia la pesatura. E, nonostante la sentita assenza di Tore Aiana, volato allo stadio per seguire il Cagliari, in men che non si dica si è compiuta la pesatura, si è stilata la classifica e svolta la premiazione.
Tra i primi 10, il top dell’eging in Sardegna, 3 concorrenti che lo sono stati anche un mese fa alla gara d’esordio, nello specifico: Michele Arca Sedda, Giommaria Achenza e Michele De Nicola. Una conferma che limita il fattore fortuna e esalta la bravura. L’ultimo ad essere chiamato da Ilaria, il vincitore, è Walter Garau, agonista dichiarato, primo fra tutti, con un distacco importante dagli inseguitori. Michele Arca Sedda e Desole Enrico, secondo e terzo, completano l’importante podio che ha ricevuto in premio artificiali Nomura e canne e mulinelli Lineaeffe. Tra i dieci ricordiamo anche lo straniero, il filippino Buddy e il rappresentante del gentil sesso, l’accanita e affezionata Fabia- na Soi, in arte Lady fishing.
Commenti ()