Nissan wave master Capo del capo 2010
Le onde frangono spazzolate dal Maestrale. La prima batteria entra in azione alle 8,45, in un moto ondoso che per colpa della marea tarda a stabilizzarsi. I set più grossi raggiungono i 3 metri, e mettono in evidenza le performance dei rider. I 45 minuti di heat per i primi 8 qualificandi portano il suo risultato, aggiudicando alla finale un sempre più talentato Gabriele Serra, il cagliaritano viene premiato per la scelta e il tempismo delle sue onde. Anche l'esperto Andrea Rosati non manca all'appello, pochi i suoi interventi in questa prima fase di gara, ma qualità e tattica sono sufficienti. Con loro anche l’oristanese, veterano del Capo, Francesco Cotza e l'olbiense Nicola Campus. Mentre, dalla parte bassa del tabellone corre verso le finali, con una performance a dir poco strabiliante Matteo Spanu, conoscitore dello spot come le proprie tasche, pennella geometricamente i muri d'acqua. Con lui anche il milanese Federico La Croce, con il suo stile radicale e deciso, osa e viene premiato. Un altro cagliaritano in finale, Emanuel Argiolas, anch'esso attento conoscitore delle insidie del Mannu, non si fa sorprendere ma sorprende! Sono le 11,25, la marea è in crescita e con essa la qualità dell'onda. È tempo di finali! Il race director Sergio Cantagalli opta per un nuovo format, proponendo 60 minuti di gara per dare più varietà e scelta d'onda ai finalisti. Tre colpi di tromba e la bandiera rossa issata danno termine alla finale del Nsa Capo del Capo 2010 (continua sul giornale).
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