Nella Schiuma
In questo anno appena trascorso, il surfcasting ha vissuto delle situazioni alle quali forse non eravamo più abituati. E’ successo qualcosa di diverso, c’è stata come un'inversione di tendenza che ha portato catture importanti. Ripercorrendo quello che è stato l’esito di molte gare, mi sono accorto che la differenza l’hanno fatta proprio i pesci da copertina. Mi vengono in mente la torpedine di Michael Meloni a La Caletta, le spigole di Bertoneri e Flore al trofeo Rosa Dei Venti, i serra di Camacci e Scognamillo a Tempio e l’orata di Corrado D’Angelo alla gara di Posada. Catture che hanno determinato un percorso inverso rispetto a quanto si era visto sino ad ora. Pare esserci un ritorno alle origini, ad un surfcasting orientato verso quelle tecniche e quelle catture che di questa disciplina sono state l’essenza. La cosa ovviamente fa piacere a tutti, anche perché l’emozione che possono regalare le catture di grosse spigole, saraghi ed orate rimangono nella testa degli agonisti per molto tempo e sono certamente un ottimo viatico per proseguire con passione, determinazione ed entusiasmo. Prima di dire che questa sia un'inversione in piena regola, va fatta comunque una premessa. Qual è il motivo che ha portato gli agonisti alla ricerca dei pesci cosi detti piccoli e quale poi che li sta facendo ritornare al passato? (continua sul giornale).
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