Nei Porti in 3 Lingue
Spiaggia o porto? Beh per me che sono per natura un pescatore al colpo, il porto offre la possibilità di impiegare tutte le tecniche inglobate nella categoria “colpo”: bolognese, inglese e roubasienne mi facilitano la scelta di non poco, soprattutto quando in una delle tante fredde e gelide nottate invernali, decido di abbandonare moglie, figli, divano e caminetto (non necessariamente in quest’ordine) per passare alcune, o meglio tante, ore con una canna (da pesca si intende) in mano. Magari un giorno diventerò un surfcaster ma per il momento ho sempre in testa il galleggiante che, ad ogni improvviso sussulto, mi fa battere il cuore a mille, manco avessi segnato il goal decisivo contro la Juve, al novantesimo nella finale di Champions, dopo aver fatto un tunnel a Bonucci e una veronica su Chiellini e bla bla bla... Torniamo a noi, quindi il porto si presenta come l’ambiente di pesca ideale, con sponde comode, facilmente accessibili e raggiungibili con l’auto. Tutte caratteristiche che se viste nell’ottica di una pescata in notturna, almeno per quanto riguarda la sicurezza e la comodità, fanno ben sperare.
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