Nautic Show Sardinia 2010
Si è chiusa con un bilancio positivo l’undicesima edizione del Nautic Show Sardinia, che dal 9 al 18 aprile scorsi ha avuto come scenario il porto di Cagliari. Oltre trentamila visitatori, settanta espositori e circa trecento barche che hanno fatto bella mostra di sé sia a terra che in mare, tra le banchine dei moli Dogana e Sanità. “Nonostante la crisi, che non ha certo risparmiato il settore della nautica - dice Walter Grisolia, organizzatore della manifestazione insieme con Giovanni Leonori - possiamo ritenerci soddisfatti, dal momento che i visitatori della rassegna sono stati davvero tanti, soprattutto durante i fine settimana. Sono rimasti soddisfatti anche gli espositori, i quali non hanno avuto solo i soliti contatti che poi si perfeziono a fine fiera, ma hanno anche venduto qualche imbarcazione. Siamo insomma soddisfatti anche se comunque avremmo auspicato un maggior coinvolgimento da parte delle istituzioni”. Tra gli espositori, il settore che ha tirato di più è stato quello dei gazebo, in particolare dell’abbigliamento sportivo. Giacche a vento, felpe e cerate sono andate a ruba, soprattutto nello stand francese, che grazie a prezzi davvero interessanti è riuscito a battere la concorrenza delle grandi marche, quelle prestigiose. “Sono stati infatti gli stand che hanno proposto le attrezzature nautiche - continua Walter Grisolia - quelli più visitati dagli appassionati, che hanno stabilito ormai una sorta di rapporto annuale con la rassegna della nautica. Il Nautic Show Sardinia, tra l’altro, crea ogni anno una sorta di sinergia con la città perché, attorno alla rassegna nautica, c’è un grande indotto, se si pensa agli alberghi, ai ristoranti e agli esercizi commerciali. Si tratta, insomma, di una boccata di ossigeno che poco prima dell’inizio della stagione turistica, dà un piccolo contributo se vogliamo agli operatori del centro storico della città”. Molti addetti ai lavori, appassionati del mare, ma anche tanti curiosi che hanno voluto conoscere ogni dettaglio sulle imbarcazioni esposte lungo gli spazi adiacenti ai moli concessi dall’Autorità portuale.
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