Monofilo Vs Multifibre
Se Amleto fosse stato un pescatore scrupoloso, almeno una volta nella sua carriera di provetto spinner si sarebbe chiesto: “Nylon o treccia? Questo è il dilemma”. Oggi, in realtà, anche a giudicare dal trend di mercato nel settore dello spinning (e non solo), di controverso c’è ben poco; lo strapotere del multi fibre, ai più noto come “trecciato”, è ormai un dato consolidato e universalmente riconosciuto. Il monofilo in nylon, la lenza che tutti ben conosciamo sin da piccoli per averci regalato le nostre prime catture di ghiozzi e salpette con montature ed esche improbabili, non trova più posto nel mondo dello spinning. Si è evoluto, certo, come tutti i materiali polimerici e le tecniche costruttive, ma oramai riveste un ruolo oggettivamente marginale, più che altro legato a situazioni specifiche e alla realizzazione di terminali. Prima di mettere a confronto - in un impari gioco di forze - le prestazioni del nylon con quelle del multifibre, occorre effettuare un doveroso excursus su quest’ultimo tipo di lenza.
Come nasce un trecciato
A differenza del nylon, derivante da lavorazioni di estrusione, i multifibre vengono prodotti da processi di tessitura; la parola trecciato, infatti, ne evoca l’origine (continua sul giornale).
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