Mette bene...
Mette bene per il futuro. Almeno sembra e comunque nel rispetto delle più facili previsioni. La clausura forzata ha privato tutti, chi più chi meno, della libertà. All’improvviso ci siamo ritrovati minacciati da un misterioso virus che per un lunghissimo an- no e mezzo, e ancora non è finita, ha condizionato la nostra vita, limitandoci negli spostamenti, nelle attività e nei rapporti sociali. Un disastro, alla fine del quale sarebbe stato conseguente un graduale ritorno alla normalità ma con una voglia esplosiva di riappropriarsi degli spazi abbandonati, di vivere all’aria aperta. E così sembra che stia succedendo, nelle vie, nelle piazze, mane e sera. L’Italia è gialla e si avvia all’innocenza del bianco liberatore, in cit-tà come sulle spiagge. Mette bene, quindi, anche per la pesca. Le previsioni che davano una rivalutazione dell’outdoor hanno fatto centro. Tutti gli indici disegnano una ripresa insperata dell’attività. Non un semplice ritorno ai numeri passati, ma un incremento deciso che va ben oltre le previsioni. Lo dimostra il ritorno sulla scena di tanti ex pescatori, l’ingresso nei negozi specializzati di nuove fac-ce, la quantità di manifestazioni sportive che sono in calendario, sulle rive di mari e laghi come in ma-re, in barca. Lo dimostra per quanto riguarda la Sardegna, la disciplina più amata e seguita da trent’anni a questa parte: il surfcasting. Quella che sembrava un’inesorabile discesa, una crisi impossibile da superare, si è arrestata di colpo. Il surfcasting ha ripreso vigore e vitalità. Probabilmente non si tratta solo di una reazione prevedibile, gioca anche l’attuale successo di certe figure “professionali”, certo è che...¯ mette bene!
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