Med 580 Fishing

Barca o gommone? Matti per la Pesca evidentemente non ha nessun dubbio, visto che dopo il Med 750 ha acquistato un altro gommone della stessa casa, un po’ più piccolo, il Med  580 fishing. Una flotta che vuole soddisfare ogni tipo di esigenza, dalla traina d’altura al bolentino costiero, passando per le tecniche verticali e il drifting al tonno rosso. Stesso marchio  ma due gommoni assai diversi. In particolare il 580 fishing nasce espressamente per la pesca: comodo, senza fronzoli, non ingombrante, maneggevole e con un pozzetto generoso. È arrivato in Sardegna, “smontato”, direttamente presso il cantiere Gallo Nautica, dove Mario e Andrea hanno curato l’allestimento con precisione e professionalità, secondo le direttive dei Matti. Quindi scassi per gli strumenti, incollaggi delle plancette, del musone, installazione del Suzuki 140 e altre lavorazioni ad hoc.

Opera viva - Le linee di carena sono originali, con due pattini Hunt per lato, diversi in lunghezza, attacco e superficie portante. La V è profonda. Morbida, invece, la ruota di prua. 

Coperta - Il generoso musone di prua si allunga sui tubolari e oltre a favorire l’imbarco e lo sbarco, funge da supporto per eventuali servizi, motore di prua in primis.

In coperta la consolle di pilotaggio è centrale, ampia e con un parabrezza alto e efficace contro il vento e la pioggia, in sinergia con un robusto t-top. Frontalmente la consolle risulta perfettamente verticale e trasmette le stesse linee al parabrezza. Si nota in basso uno spazio da stiva e sopra un uguale sportello per ispezionare il vano elettrico. Sul lato opposto, la superficie dedicata alla strumentazione è abbondante, visto che ospita tre display: Furuno da 12’’ (TZT3 multifunzione); Fu- runo 9’’ (FCV 800 eco); Garmin 723 XSV.

Subito sotto si trova il timone, la manetta e alcuni pannelli di controllo, tra cui un temporizzatore per la vasca del vivo, disposti più o meno alla stessa altezza, quindi facilmente raggiungibili. Poi la consolle rientra per dare spazio alle gambe e infine uno dei tanti volumi a disposizione per lo stoccaggio.

La seduta è sostituita da un appoggio renale, molto comodo e funzionale. Ribaltato lascia uno spazio per oggetti vari. Sul lato opposto si apre una vasca del vivo, non enorme, che  regge una cuscineria per un’ulteriore seduta. Il pozzetto è ampio, con i tubolari sormontati a dx e sn da due plancette in vetroresina con i supporti per un totale di sei portacanne. Sono presenti 4 golfari per le sospendite. A poppa, troneggia un Suzuki 140 hp che sfiora la massima motorizzazione consentita, per una navigazione sicura anche con mare impegnativo. I tubolari sono in cinque sezioni, ognuna con valvole di gonfiaggio e sovrapressione. In acqua le gomme toccano per tutta la lunghezza salvo l’area prodiera, il che pone il 580 in contrapposizione al Med 750 la cui struttura pneumatica non poggia sull’acqua e all’ancora soffre un pochino il rollio.

Navigazione - Abbiamo fatto un test veloce col pieno di carburante e due persone a bordo, con poco vento e un’ondina allegra e corta. Plana a circa 12 nodi e risulta agile in virata, stabile a tutte le andature, solo un po’ rigidino sull’onda. Ma quest’ultimo è un fenomeno comune a tutti i gommoni da pesca di questa dimensione che sacrificano, obtorto collo, la posizione equilibrata della posta- zione di pilotaggio, a favore delle generose dimensioni del pozzetto, peraltro indispensabili per la pesca.

Conclusioni - In un battello di neanche 6 metri ci si muove senza restrizioni in spazi abbondanti a poppa ma anche a prua. Le dotazioni di coperta sono equilibrate, essenziali e robuste. La postazione di pilotaggio è convincente e ergonomica. Il 140 hp Suzuki va ben oltre la sufficienza per dare un po’ di brio e potenza q.b. in caso di necessità.

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