Mario Ruggiu al Club Azzurro
Nelle giornate del 21, 22, 23 e 24 settembre si è svolto a Bibione, in provincia di Venezia, l’evento più rilevante del calendario nazionale di surfcasting. Stiamo parlando del Campionato individuale, giunto oramai alla sua trentaduesima edizione. La posta in palio è veramente alta poiché, oltre al prestigioso titolo tricolore, ci si gioca l’accesso al club azzurro. Per chi non conosce benissimo la disciplina, stiamo parlando del primo step che porterà alla selezione degli uomini che andranno a rappresentare la nazionale italiana ai mondiali di categoria. Come sempre il tasso tecnico è altissimo; certo, ogni anno fra i 220 iscritti c’è sempre qualche new entry che vive l’evento come un sogno e uno step importante per la propria carriera agonistica. Ma, per la maggiore, le facce sono sempre le stesse, segno pale-se che la pesca non è solo fortuna, come in tanti possono credere, e per rimanere costantemente ad alti livelli bisogna avere dedizione ed essere pronti ai sacrifici, con un impegno al pari di altri sport molto più blasonati. La gara, articolata come sempre su quattro manche, tutte in notturna, ha visto gli atleti sfidarsi quasi sempre alla ricerca di pesci di fondo: mormore, orate, ombrine e palombi. In tanti settori si è vinto solamente grazie alla lunga distanza poiché Bibione è una spiaggia con fondale basso a digrado lento; pertanto, in alcune situazioni, solo gli atleti più tecnici sono riusciti a raggiungere i canali di mangianza sulla lunga distanza. Il pescato è stato discreto, eccezion fatta per la prima manche (328 prede), ma ben 995 nella seconda, 733 nella terza e 478 nella quarta ed ultima manche. Questa è stata caratterizzata da una pioggia abbastanza fastidiosa. Alla fine, a trionfare con un campionato perfetto, con ben 4 primi di settore, è Daniele Pizzuti atleta del Latina Casting Club, seguito nel podio da Andrea Cavalieri (Club Mariner Asd) e da Gennaro Pinelli (Grecale Asd). Ma ora passiamo ai nostri atleti isolani, 22 in tutto, in rappresentanza di ben 10 club. Per tutti le aspettative sono alte e dopo le prime due manche alcuni sardi sentono “odore” di club azzurro. Ma, come detto in precedenza, il tasso tecnico è altissimo e questo fattore, proiettato sulle quattro manche, rischia sempre di causare brutti scherzi. Basta poco, un picchetto mal interpretato o sterile, un canalone che per pochi metri non viene raggiunto, una cattiva lettura del proprio settore… tanti fattori che possono portare ad una debacle. Sbagliare una sola manche può costare caro, e purtroppo sarà così un po' per tutti. Fa eccezione Mario Ruggiu, atleta dell’Hippocampus Club di Cagliari, che dopo una partenza incerta, con un sesto posto parziale, otterrà tre podi consecutivi, due argenti e un oro in ultima manche, ciliegina finale sulla torta a coronamento della sua ottima performance. Tali risultati lo proietteranno in quattordicesima posizione nella classifica generale, strappando così il tanto ambito pass per il club azzurro, unico atleta sardo a raggiungere l’importante traguardo. Complimenti Mario per il tuo bellissimo risultato, noi tutti dalla Sardegna faremo il tifo per te! Credici sino alla fine.
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