Magica Planargia
A guardare una cartina fisica della Sardegna, appare ben chiaro che tutte e quattro le coste sono caratterizzate da ampie zone di sabbia: le Marine di Platamona, Sorso e Badesi a nord, il Golfo di Orosei a Est, le spiagge del Cagliaritano a Sud e il Golfo di Oristano a Ovest. Ma a parte questi vasti spiaggioni, anche i tratti più rocciosi della nostra isola nascondono una miriade di mezzelune di sabbia, davvero affascinanti e intressantissime per la pratica del Surf Casting. Proprio la costa occidentale racchiude alcune cale davvero uniche in quanto a colpo d’occhio, ma anche, e questo a noi interessa probabilmente di più, davvero ricche di pesce pregiato.
La Planargia
Oggi parliamo in particolare di quella porzione di costa propria del territorio della cittadina di Bosa, la Planargia. Procedendo verso sud, lasciati alle spalle gli arenili di Alghero, la sabbia si riaffaccia solo dopo diversi chilometri di scogliere e dirupi, generalmente indicati con il toponimo Capo Marargiu, ma che in verità sono contraddistinti da molti altri nomi, come ad esempio Tintitzos e Torre Argentina, per citarne soltanto due. La prima cala, a fondale prevalentemente sabbioso, che incontriamo è ad onor del vero Cumpoltittu, ma è talmente piccola, e di accesso così complicato, soprattutto per noi surfer, che a pesca ci andiamo sempre carichi come asini, che per questa volta la saltiamo a piè pari (continua sul giornale).
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