L'Unione fa la Forza!
Per la gente comune, purtroppo, la nostra passione è considerata in tutti i sensi, uno sport borderline, nel migliore dei casi; addirittura un noioso passatempo da sfigati, negli altri. Ma è sempre grande la meraviglia, espressa con sorriso compiaciuto, quando la gente vede, a volte, interi litorali popolati anche d’Inverno, con centinaia di canne piantate sulla sabbia e altrettanti lumicini che si muovono fra queste senza apparente e giustificato motivo. Sembra che tale concentrazione di “sfigati”, per un attimo rimetta in discussione, agli occhi della gente, la sintesi ormai consolidata che dipinge noi pescatori quali recidivi e mai domi perditempo e nullafacenti. Stesso discorso vale anche oltre la battigia: 20, 30 o 40 barche riunite in un campo gara per una bolentinata, sulla gente, fanno lo stesso effetto. A questo punto, perdonatemi la retorica, vale la pena di dire “L’unione fa la forza!”. L’agonismo, quindi, al di là delle implicazioni sportive, svolge, a livello sociale, un ruolo estremamente positivo. Ci rende credibili e almeno per un attimo il nostro profilo assume sfumature nettamente positive. Sarebbe quindi opportuno, per noi tutti, per la pesca ricreativa e sportiva in generale, interpretare l’agonismo secondo la migliore accezione e non come un mondo fine a se stesso, costruito intorno all’esaltazione di certi personaggi mai sazi del proprio io. Oggi più che mai l’agonismo, soprattutto quello ufficiale, quello della federazione, quello delle medaglie, quello dei campionati italiani e mondiali, risulta importantissimo, determinante... vitale! Dobbiamo crederci, con convinzione, tutti, anche chi di gare non ne ha mai fatta una. La produzione e il commercio di attrezzi sempre più sofisticati e performanti, è largamente influenzata dalle esperienze fatte sui campi di gara e chi ne beneficia è anche il pescatore della domenica. Quindi, non si tratta solo di elevarsi socialmente, cosa che comunque determina una sicura crescita, ma soprattutto di sostenere un’attività complementare, di pari importanza delle altre esternazioni, magari meno impegnative, con amo ed esca.
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