Luciano Randaccio - Una Vita per la Vela
Cagliari 2024, è questo l’obiettivo: le olimpiadi della vela. Finalmente un riconoscimento che va oltre le parole, le speranze, le ambizioni. Cagliari, passata sotto esame da una commissione di esperti risulta tra le 17 contendenti la sede più idonea per ospitare i giochi Olimpici che vedono Roma candidata all’organizzazione. Ci sono ancora tanti anni davanti ma altrettanti ne sono passati e non meno importanti. Se il 2024 può essere un traguardo, la partenza è da ricercarsi quando a Cagliari la vela motivava uomini sportivi ancora genuini, senza contaminazioni. Uno di questi era senz’altro Luciano Randaccio, classe 1948, col vento nel sangue grazie alle passeggiate sul porto in compagnia del nonno. Il giovane cresce col mito dell’allora popolarissimo Flying Dutchman, quando i pionieri Gianfranco Gessa, Piero Ciabatti e Gino Gentilini facevano scuola. L’attività velica di Luciano Randaccio si esprime anche nell’agonismo ma è da dirigente e infine presidente per due legislature, dello Yacht club Cagliari, che il suo supporto raggiunge i massimi livelli e i 650 soci, mai più raggiunti nella storia del club più importante della Sardegna meridionale, sono solo un esempio. Imprenditore di successo nel settore costruzioni, ha sempre pensato che la Cagliari del futuro fosse legata a filo doppio col mare e con la vela in particolare. Pertanto, nel 1983 non si fa sfuggire il primo mondiale di vela classe Flying Dutchman. Un successo che lo vede protagonista nel comitato organizzatore. Da lì è un continuo susseguirsi di grandi eventi nazionali, europei, internazionali e mondiali, che culminano con l’amata Tiscali Cup del 2001: quattro giorni di vela con base al molo Ichnusa teatro anche di eventi culturali e musicali. 157 barche hanno animato lo specchio d’acqua antistante al Poetto come la più famosa Barcolana triestina, alla quale la Tiscali Cup un po’ si è rifatta. Randaccio ha colto nel segno, fino al 2009: pubblico e privato insieme, legati da una fortissima passione, uniti per lo sviluppo di una città e una regione unica al mondo. Cagliari merita un palcoscenico mondiale ma l’iniziativa non ha più seguito. Altri interessi hanno prevalso sulla scena pubblica, ma senza rimpianti. A Randaccio rimane il sogno di una città viva, teatro di grandi eventi, una città internazionale, una città col vento in poppa.
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