Le Carpe del Danubio
testo di Roberto Muntoni, foto di Harald Boheim
Sin terra austriaca, ho potuto apprezzare, dal primo momento, lo splendido patrimonio naturale offerto dalle acque interne di questa nazione. Fiumi, laghi, torrenti e canali con eccellente qualità delle acque e moltissime varietà di specie ittiche, rendono l’Austria, un paradiso della pesca in acque interne. Il tutto, grazie alla forte presenza sul territorio di organi di tutela delle acque e ad una regolamentazione intelligente, della pesca sportiva ritenuta una risorsa importante, dalle amministrazioni del luogo. Trovandomi precisamente nella città di Vienna è stato impossibile, non essere immediatamente attratto dal maestoso Danubio. Con i suoi 2860 chilometri di lunghezza del suo corso, è il secondo fiume più lungo del continente europeo. La sua portata d’acqua varia durante l’anno da un minimo di 4460 metri cubi al secondo nel mese di ottobre a 8950 in maggio; questo vi può dare un’idea sull’imponenza del Donau. Quando il corso del fiume attraversa la città, viene diviso in due per la sua lunghezza dalla Donau Insel, un’isola larga una cinquantina di metri e lunga circa 30 chilometri. I due corsi d’acqua che ne derivano prendono il nome di Donau e Neue Donau ai quali si aggiunge il vecchio corso del fiume, con la sua caratteristica forma a banana, trasformato in un bacino per mezzo di 2 dighe poste una a monte ed una a valle, denominato Alte Donau.
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