Le Baffone del Cucchinadorza
Tutti i carpisti dell’Isola hanno pescato almeno una volta in questo bacino artificiale della Barbagia di Ollollai, nella provincia di Nuoro. Immerso tra i boschi, ancora aimè poco accessibile, con una superficie di 1,19 chilometri quadrati e una capacità di massimo invaso pari a circa 11 milioni di metri cubi d’acqua, è una delle migliori mete per praticare la nostra tecnica, immersi in uno scenario splen- dido. La presenza di una centrale idroelettrica su una riva del lago, effettivamente stona un po’ ma, probabilmente, proprio grazie ad essa, questo lago nasconde carpe con una media di peso superiore alla maggior parte dei laghi dell’Isola. La centrale, di proprietà dell’Enel, riversa le acque di raffreddamento delle turbine nel lago, garantendo un’ottima attività biologica anche nei mesi freddi dell’anno. Il continuo pompaggio di acqua, in entrata e in uscita, provoca una variazione del livello del lago anche di svariati metri in pochi giorni o addirittura, in alcuni casi, in poche ore. Questo fenomeno, che si ripete continuamente, il più delle volte rende vana la riproduzione della maggior parte delle specie ittiche presenti nel lago, carpe comprese. Poche uova si schiudono e pochi avannotti sopravvivono, data la presenza di persici reali e trote, queste ultime davvero di grossa taglia. Ogni pesce che però riesce a sorpassare questa dura selezione, cresce avendo a disposizione molto più cibo e molto più spazio per sé. Le rive si presentano in gran parte scoscese e poco accessibili, ad eccezione della zona verso il fiume Taloro, più praticabile.
Continua a leggere sul giornale...
Commenti ()