La Roccia dei Balestra
È notte fonda quando la sveglia suona, gli occhi a malapena si aprono. Il tempo di prendere un caffè, anzi due e caricare tutta la pesante attrezzatura in macchina; si parte verso ciò che io ritengo "il mio paradiso". Un’ora e mezzo buona di viaggio, tra curve e strade malconce, e finalmente raggiungo la meta. Si tratta di un vero e proprio paradiso: una scogliera naturale a picco sul mare, circondata da una natura immensamente selvaggia. Il colore dell’acqua è già, al di sotto dei miei piedi, di un blu intenso. Questo mare, sin da riva, ha una profondità di circa una ventina di metri, fino ad arrivare a più di sessanta a circa 80 metri dagli scogli. Vi lascio immaginare le prede alle quali si può ambire in un tratto di mare simile! È quindi un vero e proprio splendore per tutti noi amanti dei grossi fondali. Sono le 5 del mattino quando scendo dalla macchina ed è ancora buio pesto. Se prima erano gli ammortizzatori della macchina a soffrire il peso della mia attrezzatura, da adesso in poi saranno le mie spalle e le mie gambe a sentirne la fatica (continua sul giornale).
di Carlo Zuddas
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