La Grande Impresa
Ci abbiamo messo più di dieci anni, ma l’attesa è stata ripagata! Così, a fine giornata, ha sentenziato Marco Atzori, presidentissimo de Gli Amici e il Mare. La società è nata all’inizio del nuovo millennio e ha sempre portato nel nome la chiara filosofia di pesca. Nato senza alcuna velleità agonistica, questo sodalizio, con la presidenza targata Bonomo, ha portato a casa un titolo italiano a squadre e alcune affermazioni nel singolo provinciale. Come accade un po’ per tutte le società sportive, anche gli A&M hanno attraversato periodi up e down. Poi Marco Anedda ha saputo traghettare la squadra ad una nuova primavera che si è concretizzata con l’insediamento di Marco Atzori. Noto nell’ambiente come Poldo (ci lega un forte attaccamento al cibo…), il nuovo capo ha dimostrato incredibili doti manageriali, coinvolgendo, avvicinando, “infogando” un numero sempre maggiore di nuovi soci, tutti giovani, tutti pescatori attivi. L’organizzazione del primo trofeo è arrivata di conseguenza. Marco Atzori ci ha messo la faccia e perso il sonno. In principio la gara avrebbe dovuto essere a fine aprile. Poi, un cambio nel calendario agonistico ha anticipato l’evento al 26 febbraio... serviva un’impresa. È proprio quella è arrivata, per la verità molte imprese, piccole e grandi, tutti sponsor che hanno reso la “garetta” una manifestazione di vertice! La risposta di Quartu e di tutto l’hinterland è stata commovente, esplosiva, esagerata.
Ma i quasi 140 iscritti hanno gradito e la ricchezza dei premi destinati ai migliori ha fatto salire l’eccitazione e l’attesa. I numeri non sono da gara d’esordio e il contributo della terza città della Sardegna si è fatto sentire. In tanti anni di report sulle gare sarde non ho mai visto mettere in piedi un’organizzazione così articolata e ricca in poco meno di un mese. Il grosso l’ha fatto Marco, sempre attivo, notte e giorno. Poi finalmente è arrivato il pomeriggio della gara, sabato 26 febbraio. Il regolamento a box in campo libero trova la sua naturale applicazione nel surfcasting invernale. La notte della gara un forte vento di tramontana ha mosso il mare e aumentato le aspettative. La possibilità di pescare in una qualsiasi spiaggia della Sardegna ha spinto i partecipanti a lunghi trasferimenti. C’è chi ha giocato la rischiosa carta Badesi (che sturrata!) e chi ha voluto spingersi ancora oltre, sino all’estrema spiaggia di Coluccia (che sturrata clamorosa!). Ma la metà dei box iscritti ha portato qualcosa di buono alla pesatura. Ad esempio, c’è chi ha voluto tentare la carta del “raddoppio”. Marco Machis, in coppia con Andrea Olla (Coxinas), fresco di vittoria nel Gamu de Prata, ha puntato nuovamente su Torre dei Corsari. Le difficili condizioni hanno regalato ai due coxineros solo 5 prede.
Ma quando Andrea ha spiaggiato un piccolo grongo, Marco ha preparato una paratura “metallica” con sardina ed ecco che si è materializzata la preda più grossa della nottata, un grosso grongo di 2194 grammi. Come si poteva aspettare dal periodo, non sono mancati i “pescioni”. Massimiliano Cabras e Mariano Spezziga hanno puntato sul sicuro, quella Cala Sinzias che già in passato aveva premiato gli uomini di Ploaghe. Otto prede, tutte bellissime tra saraghi e orate, per un totale di 4 chili e 8 grammi. Manco un grammo in più né uno in meno per Stefano Ghiani e Andrea Muntoni (Aquile di Mare), anche loro con 8 prede, tutte bellissime, tutte fatte a Torre di Barì. E poi c’è la stupenda spigola di Alberto Spiga (JCasting), pescata a Marina di Sorso in compagnia di Paolo Orrù. Ai “pochi ma buoni” fanno da contrappeso i carnieri in doppia cifra. Come le 41 prede dei bravissimi Francesco Cabriolu e Fabrizio Marongiu, devastati ma contenti, dopo una notte insonne, sempre in piedi armeggiando sulle canne. E finalmente ecco i sei magnifici del podio. Porto Ferro certo non ha segreti per Riccardo Senis e Massimo Spano. Riccardo, con la sua presenza ha onorato e dato lustro al trofeo; un esempio di grande umiltà e grandissima preparazione tecnica. I due “cavallucci” hanno trottato sino alla mitica spiaggia del nord ovest, ma il viaggio è stato ripagato. “Non ci siamo fermati un attimo” mi ha rivelato Riccardo, la faccia segnata da freddo e stanchezza, ma con l’espressione appagata di chi ha fatto il suo. E non poteva mancare la zampata del Larus! Antonio Cabizza e Manuel Chessa hanno macinato chilometri, consumato esca e dimenticato il freddo e il sonno, ma tanti sacrifici li hanno portati a occupare il secondo gradino del podio con ben 57 prede. Intanto a sud ovest... Marco Mossa e Daniele Bullitta (Surfcasting 4 Mori) hanno giocato la carta Calasetta. I pesci hanno fatto tanta compagnia, non sempre, a ondate, più al tramonto che all’alba. Grosse salpe, tante e di peso e poi altre ancora, 60 per l’esattezza che sulla bilancia hanno segnato più di 9 chili: trionfo! La mattina di domenica i tantissimi partecipanti si sono ritrovati al Go-go bar, in località Pill’e Matta, a Quartucciu, location comoda per la posizione e accogliente.
Qui l’ospitalità si è concretizzata in una colazione ristoratrice, necessaria per far trascorrere il giusto tempo dedicato alla scrupolosa pesatura affidata a Marco Anedda. E poi la premiazione, ricchissima, esagerata e il buffet, sufficiente a sfamare un reggimento. Finalmente una manifestazione dove a vincere sono tutti: in primis i partecipanti, bravi nel portare al peso quasi 90 chili di pesce; i tanti sponsor che hanno dimostrato come sia possibile organizzare, radunare, creare, in un periodo nero per troppi versi; i giovani Amici e il Mare che hanno saputo trasmettere a tutti la loro passione; e poi c’è Marco… che dire: “Vai a dormire Poldo, adesso puoi finalmente riposare. Ottimo lavoro!”.
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