La Finale di Antonio
Da alcuni anni la Sardegna partecipa alla Coppa Italia Fisheries, competizione di feeder in acque interne con la particolarità che tutta la fase preliminare si svolge in inverno. Ad aver portato la coppa in Sardegna sono stati i ragazzi del Fishing Villasor: Massimo Scalas, Andrea Nonnis, Nicola Erriu e il sottoscritto, abbiamo fortemente voluto questa manifestazione e ogni anno il Cixerri ospita le tre manche preliminari e la semifinale. L’emergenza Covid 19 ha stravolto il calendario gare 2020 e le due prove della semifinale si sono svolte sabato 18 e domenica 19 luglio. Il regolamento prevedeva che alle prove partecipassero i migliori 9 della fase preliminare, suddivisi in due settori (uno da 5 uno da 4). Il migliore staccherà il biglietto per la finale da disputare in “continente”. Il giudice di gara era Domenico Milillo, coadiuvato da Roberto Virdis, direttore di gara, con il fondamentale aiuto di Massimo Scalas e Thomas Piras, giudici di sponda. Avrei voluto titolare questo mio articolo così: “Non si pesca più alla c..zo!”. Un po’ forte, ma rende bene il livello al quale ho assistito. Chi ha avuto l’intelligenza e il tempo di provare il campo gara nei giorni precedenti ha capito subito come affrontare le manche. Il campo comprendeva l’intera parte centrale della lunga sponda del Cixerri dove abitualmente si svolgono le competizioni. Ogni postazione era ampia ben 15 metri e l’inizio e la fine del campo è stato delimitato anche in acqua per evitare di avvantaggiare chi era estratto all’1 e al 9. Nella manche di sabato Andrea Nonnis e Antonio Monti del Fishing Villasor hanno messo in pratica l’esperienza delle prove fatte nei giorni precedenti. Il regolamento limitava la lunghezza del finale a 25 centimetri, ma quasi mai questa misura si è dimostrata utile al Cixerri. Ed invece… nella prima fase della manche la “lunga” su montatura a running rig con pasturatore piccolo hanno permesso a chi l’aveva in serbo di prendere un vantaggio incolmabile. Un particolare che ha fatto la differenza quindi e permesso ad Andrea e Antonio di staccare gli altri concorrenti. Fatto tesoro della prima manche, la mattina di domenica ci siamo presentati tutti molto più agguerriti. La preparazione più accurata ha portato a un generale aumento del numero di prede. In tanti hanno pescato solo a metod ma ciò aumentava anche le ferrate a vuoto. In generale si è dimostrata vincente la pastura molto ricca di carboidrati e zuccheri mentre gli sfarinati speziati erano meno graditi alle carpe. Personalmente ho preparato la prova con un numero molto maggiore di parature pronte, vista la frequenza elevata con la quale era necessario cambiare i fili. Alla fine ho portato al guadino 62 prede per 44,5 chili, una prestazione record, almeno nelle ultime annate. Per tutti sono state molte le slamate ed è stata una gara aperta sino all’ultimo. Infatti Massimo Maccioni (Albatros) ha sfiorato l’impresa, vincendo il suo settore e arrivando a poca distanza da Antonio Monti, bravissimo a difendere la prima posizione con un secondo di settore. Antonio si aggiudica l’accesso alla finale grazie ad una prestazione chiara, costante, senza indecisioni. Sarà lui l’unico sardo tra i 40 finalisti che si contenderanno, il prossimo 26 e 27 settembre al lago Pascoli, in provincia di Rimini, il titolo assoluto. Ma Antonio, non sarai solo, avrai il sostegno di tutta la tua isola.
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