La Cura Artificiale
Chi pesca in mare conosce bene, a prescindere dalla disciplina praticata, il nemico numero uno della propria attrezzatura: la salsedine. In caso di la rottura di un mulinello o di una canna (eventi tanto imprevisti quanto repentini) siamo capaci di passare notti insonni, palesando a tutti il tocco della “sfiga”; al contrario, di fronte al lento e inesorabile incedere della corrosione marina assistiamo quasi impotenti, facendocene troppo spesso una ragione e, a mio modesto avviso, non ingegnandoci abbastanza. Fortunatamente nello spinning bastano alcuni semplici accorgimenti per poter disporre di un’attrezzatura sempre efficiente e capace di tutelarci al meglio in fase di combattimento. In queste righe mi riferirò alla corretta conservazione degli artificiali; per il resto del nostro armamentario dovremo unicamente far mente locale su due o tre cosette (continua sul giornale).
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