La Bobina
Il mese scorso abbiamo iniziato a parlare di manutenzione dell'attrezzatura, avvalendoci dei consigli di un vero esperto, Giulio Toni di Planet Fish. Questo mese parleremo della bobina, del modo per avvolgere la lenza su di essa nel modo migliore e sveleremo alcuni piccoli segreti che consentono una vita più lunga a questo importante componente del mulinello.
La bobina
Ci soffermeremo sulla manutenzione della bobina del tipo utilizzato sui mulinelli fissi, detti anche a bobina fissa. In questo tipo di mulinelli la bobina è costituita da un cilindro che può essere rimosso dal corpo del mulinello o premendo un bottone centrale (in quasi tutti i modelli di mulinello a frizione posteriore) o svitando il tappo frontale (più comune nei modelli a frizione anteriore). Purtroppo non è quasi mai presente una compatibilità tra bobine di modelli differenti e quindi ogni mulinello “monta” la sua bobina dedicata. Sulla parte laterale del corpo della bobina quasi sempre il costruttore riporta alcuni dati utili per l'utilizzo. Tra questi ricordiamo la “capacità” e cioè la quantità di metri di filo (in base alla sezione del filo stesso) che la bobina può alloggiare. Chiaramente, maggiore è lo spessore del filo, minori saranno i metri che è possibile avvolgere sulla bobina. Anche la forma stessa della bobina non è unica e dipende da modello a modello. Più la forma è conica, minore è l'attrito della lenza quando questa fuoriesce da essa. Una bobina conica è quindi adatta se vogliamo raggiungere nel lancio distanze maggiori. Nella parte interna della bobina è spesso inserito un sistema che funge da cicalino e aiuta il pescatore a percepire l'uscita della lenza.
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