Key West
Key West... Florida... Stati Uniti... America. Già... America... l’America! L’Eldorado, il Paradiso della pesca. È infatti in questi mari e in queste spiagge che la pesca ricreativa è nata per poi diffondersi in ogni parte del mondo. È ancora qui che nasce la coscienza sportiva, l’esigenza di un’integrazione con l’ambiente. È sempre qui, tra i mille approdi, nascono i primi charter di pesca. E qui risiede anche la più grossa organizzazione mondiale di pesca, l’Igfa. Key West, “the southernmost city of Usa”, è una piccola isola (key), una specie di enclave, a uno sputo dal Tropico del cancro, tra Atlantico e Golfo del Messico, separata dalla penisola, se non fosse per un lunghissimo ponte sostenuto piede qui, piede lì, dalle piccole e pescosissime key. La Florida è un po’ tutta terra di vacanza, ma quaggiù, nel profondo sud, svernano i ricchi e attempati cowboy con residenza tra West e East cost. È una Terra di confine, protesa verso i paesi ispanici del centro America, a poche miglia da Cuba (continua sul giornale).
La pesca
A Key West, ma così è un po’ in tutta la Florida, la pesca si vive tutti i giorni, in ogni posto, in barca come sul molo, sulle strade come al ristorante (Landshark è la prima birra che ho bevuto). Ogni approdo ha una parte dedicata alla pesca con una miriade di grandi e piccole imbarcazioni per i charter. Impossibile scegliere, così vado sul sicuro e mi aggrego ad un gruppo di americani in cerca di squali. Poche miglia verso West e ci ancoriamo su un fondale di circa 40 metri. Corrente fortissima e attrezzi da grandi catture. Un pezzo di tonno, vola in acqua con un robusto amo e un palloncino che lo segue. L’attesa è minima e uno squaletto sale a pagliolo per la gioia degli yankee. Così ancora un paio di volte. E così è anche per me, con la sola consolazione di aver fatto qualche foto e tirato su il più grosso squalo e con una canna light che nulla ha tolto al mio divertimento. Pari soddisfazione anche col più classico bolentino, alimentato a tonno anch’esso, per le numerose grouper (cernie). Tra le tante prede, anche una grossa e temutissima murena e ogni specie di minori dimensioni, sul catturante, anche qui, Sabiki. L’orario è 8-12. La pesca è purtroppo finita!
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