Jigging Tackle
Ogni tecnica di pesca ha la sua attrezzatura specifica. Anni di prove e collaudi in mare, fatti da pescatori specializzati, tester professionali al soldo delle aziende, permettono ai produttori di presentare svariate combinazioni per ogni singola tecnica. Nonostante ciò, sapersi districare nel dedalo di attrezzature non è facile, e infatti, il più delle volte ci pentiamo dell’acquisto fatto con tanti sacrifici. Il metodo “fatto in casa” per ottimizzare la scelta è quello di affidarsi ai consigli degli esperti, amici titolati che possono essere (e così dovrebbe essere) anche il rivenditore di fiducia. Parallelamente, ognuno di noi aggiunge delle varianti, pone dei paletti, che possono essere legati al costo, al look, e alla nostra sensibilità in pesca. Nelle nuove tecniche, jigging in primis (e intendiamo con questo anche inchiku, kabura e simili) tutta l’attrezzatura ha una importanza particolare: la canna, il mulinello, il filo impiegato, rivestono dei ruoli ben definiti, soprattutto in funzione delle quote operative. I bassi fondali, medi o alti, determinano anche la grammatura delle esche impiegate e il tipo, sempre in sintonia con le caratteristiche e la dimensione delle prede in gioco (continua sul giornale).
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