In Mare per Antonello
Parte della nautica e vela cagliaritana porta la sua firma: Antonello Montis. Uno dei primi a dare volto ad una riva appena strappata alla palude. Allora, quello che i più giovani hanno conosciuto come un curioso “lupo di mare”, si divideva tra il suo impiego all’Ente minerario e la costruzione di un’interminabile, faticoso e “meraviglioso” marina. Antonello lascia il frutto della sua passione in eredità, al figlio, Massimiliano, ai ca- gliaritani, a quelli con cui ha condiviso la sua passione per la vela e il suo Comet 111. A ricordarlo, nel miglior modo possibile è l’associazione “Armatori vela d’altura Sardegna”, il due settembre scorso. Un debutto, per la giovane associazione presieduta dall’entusiasta Carlo Cottiglia, il cui esordio di fine estate promette bene circa il rilancio della vela d’altura nel Golfo. Alle 11:30 sono ben 50 le vele spiegate all’uscita del porto che attendono la partenza verso Foxi. Sul percorso (15 miglia circa sulla carta), una boa intermedia all’Ospedale Marino da lasciare a dritta. Il rientro direttamente a Cagliari. Il colpo d’oc- chio è incredibile, mai viste tante barche, 50 per l’esattezza, per una regata “sociale”. Ha vinto Marco Dessy su Ismaele, Giro 34, una barca da regata pura che Cino Ricci ha utilizzato per il giro d’Italia. Post premiazione i regatanti e gli ospiti si sono alternati al barbecue e alla cantina, chiuden- do in allegria una giornata fantastica iniziata bene e finita, come costume alla Marina del Sole, meglio.
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