Il Surf tra il Poetto e Terramala
Mentre i normali marinai si preoccupano per due giorni di mare mosso e difficile, i surfer, come quasi sempre nella loro filosofia di vita, vanno contro corrente e si eccitano. Finalmente dopo una lunga attesa arriva una mareggiata per cui vale la pena prendere freddo, vento, pioggia. Finalmente si surfa. Sabato inizia con un sms di Checco Frau, che in questo mondo mi ha fatto entrare e mi tiene dentro. Un messaggio conciso ed esplicito: “Poetto impraticabile. Capolinea Terramala”. Pantaloni tecnici, pile, giacca a vento, scarponi, borsa completa (controllata due volte per sicurezza) e poi in macchina. Lungo la Leonardo da Vinci, la bretella che collega il Poetto a Villasimius nel territorio di Quartu, guido osservando il cielo uggioso e controllo il mare. Su alcuni spot “alternativi” vedo surfer in esplorazione e altri che già si cambiano, ma il mio appuntamento è al capolinea della linea 1Q del Ctm, in quel di Terramala, pochi chilometri più avanti. Uno spot noto come “il Gambero”, per via del ristorante che si affaccia lì vicino. Come arrivo, il piazzale dove di solito fa manovra con ampio margine il bus della linea, è intasato di automobili e non sono ancora nemmeno le 10 (continua sul giornale).
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