Il Ritorno di Gaetano
Transat 2009 – Gironelmondo 2012. Gaetano Mura, sardo di Cala Gonone, dopo l’avventura di una delle regate più impegnative, torna al mare, alle regate e alla navigazione. Dal mini, un scafo di appena 6,50 metri, al Class40, un bolide di 12 metri. Progetto francese (di Sam Manuard), cantiere romagnolo, quello in collina circondato dagli ulivi, di Bert Mauri. Si tratta di una barca ben riuscita in cui hanno creduto in tanti: per la validità del progetto e per la determinazione del suo skipper che ha saputo mettere insieme un bel team che ha condiviso prima di tutto il piacere di collaborare. “La partecipazione a 360 gradi è un po’ lo spirito che ha animato questo nuovo progetto”, ci racconta lo skipper di Cala Gonone “e poi un lavoro immenso a terra. Mesi e mesi in cui devi davvero crederci, in cui devi mettere tutto te stesso e convincere gli altri a credere nella tua idea: sponsor, collaboratori, amici. E’ il gruppo che diventa sempre più grande man mano che si va avanti. E naturalmente un pizzico di fortuna che non guasta mai”. Un esempio? “Ho potuto attraversare l’Oceano sulla gemella della mia barca, aveva appena concluso la Route du Rhum e doveva essere riportata in Europa. Una grande fortuna perché ho navigato in doppio, proprio con Manuard, il progettista della mia barca e skipper di spessore: è arrivato terzo nella mitica regata. Questa esperienza è stata determinante nell’ottimizzazione del progetto e di conseguenza nelle scelte operate durante la costruzione del Class40. Ne ho avuto conferma nella prima navigazione, 1200 miglia da Rimini a Cagliari, dove ho avvertito subito un gran feeling con questa barca (continua sul giornale).
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