Il Richiamo dei Sensi
All’inizio della primavera solitamente cerco di calare le lenze con la roubasienne cercando un posto nuovo del quale non conosco nulla. La prendo un po’ come una sfida con me stesso e anche se poi di sfida alla fine non c’è nulla e ciò che mi resta è sempre e comunque una bella giornata di pesca che a prescindere dalle catture fa sempre bene al corpo ma soprattutto alla mente.
Il senso dell’acqua
Per poter pescare per la prima volta in un posto sconosciuto, dove non sappiamo quanti e che pesci ci sono, dove ignoriamo la profondità dell’acqua e la conformazione del fondo dobbiamo per forza affidarci al nostro “senso dell’acqua”. Questo termine, coniato dai francesi (le sens de l’eau) che ne vanno fieri, racchiude tutto il bagaglio tecnico, tattico e strategico che un pescatore possiede. Le ore, ma soprattutto gli anni passati con e senza una canna da pesca in mano in riva ad un fiume, lago o mare che dir si voglia, trasformano secondo dopo secondo l’uomo in pescatore sempre più esperto e nonostante sia un processo lento, sarà comunque inarrestabile.
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