Il porto verde di Sant'Elmo
Un altro tassello del progetto GRRinPORT è andato in porto, nello specifico alla Marina di Sant’Elmo dei fratelli Luigi e Enrico Deplano a Su Siccu. L’approdo cagliaritano, in piena transizione verde e modello di sostenibilità nel Mediterraneo, nella convinzione che il turismo nautico navighi e soggiorni preferibilmente in acque pulite, dedica tre nuove aree ecologiche attrezzate per la raccolta e la gestione dei reflui e materiali inquinanti. In un pontile galleggiante dedicato, una colonnina aspira i reflui liquidi direttamente dalle sentine e li stocca in un’area adiacente, dentro un serbatoio dove subiscono una selezione, prima di essere ceduti per lo smaltimento. Il secondo spot è dedicato a speciali banner in lana di pecora, made in Sardinia, con la capacità di ridurre gli idrocarburi e altre sostanze inquinanti. Infine, primo fra gli elementi verdi, il Seabin, un contenitore galleggiante che aspira dalla superficie materiali inquinanti, microplastiche comprese. Come se non bastasse si è attivata anche una raccolta di olii vegetali, attraverso piccoli contenitori da consegnare ai diportisti. Tutto ciò con la benedizione di Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna e Alessandra Carucci dell’università di Cagliari coordinatrice del progetto GRRinPORT. E a benedire la Marina di sant’Elmo, c’è tutto il popolo di naviganti che finalmente vede attraverso questi piccoli ma importantissimi segni, un futuro più pulito in mezzo al ma-re ma anche nei porti.
http://interreg-maritime.eu/web/grrinport
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