Il piombo guardiano
La tecnica più utilizzata in Italia nella pesca con il vivo è senz’altro quella fatta con il piombo guardiano. Le origini si perdono nella memoria ma il suo utilizzo ci venne tramandato dai vecchi pescatori dell’isola di Ponza. Quando ancora si pescava con le grosse lenze a mano, con nylon del cento se non addirittura del cento venti, si usava attaccare una “caluma”, dal chilo ai due chili, ad una ventina di metri dall’esca. Tale caluma veniva legata alla madre lenza con uno spezzone di un metro e mezzo di filo dello zero settanta. Il sistema rimpiazzava i cordini piombati o le lenze con i piombi a scalare, inseriti per tutta la lunghezza, che a volte raggiungeva e superava i cento metri. Con l’uso del piombo guardiano si riusciva a trainare con minore lenza calata fuori bordo, e tenere la stessa con facilità, nelle vicinanze delle secche battute. Con il passare del tempo, e l’evolversi della pesca sportiva, dal sughero si è passati alla canna e mulinello.
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