Il Lago San Sebastiano
l lago di San Sebastiano o Is Barrocus si trova nel territorio di Isili, nel Sud Sardegna, e nasce dallo sbarramento del fiume Flumini mannu. Questo bellissimo specchio d’acqua si trova a 416 metri s.l.m., ha una profondità massima di 38 metri in prossimità della diga e si estende per circa 140 ettari, dimensioni decisamente minori in confronto alle altre dighe sarde. Negli ultimi anni vi è stata una crescita esponenziale del turismo ambientale, con la promozione di varie attività. La pesca sportiva è tra quelle che riscuotono maggior interesse. In particolare vengono praticate prevalentemente la pesca alla carpa a feeder e a roubasienne e il bass fishing. La pesca al “boccalone” è sicuramente la disciplina più famosa al mondo e sul lago San Sebastiano si trovano delle potenzialità che non si possono ignorare. Scopriamo cosa caratterizza questo bacino e vedrete che non potrete fare a meno di farci un salto!
Morfologia e caratteristiche
Il lago è formato da un ampio slargo nella zona dello sbarramento che si sviluppa in due grandi insenature, dove sfociano i principali immissari, e da altre piccole insenature. Il lago San Sebastiano, nei periodi di secca, presenta spot composti prevalentemente da aree terrose e gruppi di sassi mentre, nei periodi di piena (perennemente), è ricco di spot come: alberi sommersi e semi sommersi lungo tutto il perimetro del lago, grossi sassi, un isolotto, diversi piloni dei ponti che attraversano il lago, erbai, qualche canneto e qualche parete particolarmente ripida (drop). L’acqua risulta essere ben ossigenata ma presenta una colorazione abbastanza velata.
Specie ittiche
Al lago Is Barrocus le specie dominanti sono sicuramente i nostri amati bass e le carpe. Il principale pesce-preda del boccalone, presente in questo luogo, è la scardola. Questa ha permesso, insieme alla condizione di massimo invaso persistente e all’elevata produ- zione di nutrimenti dell’ecosistema circostante, la crescita esponenziale dei black bass e il conseguente aumento della taglia media. Altri pesci e possibili prede del bass ad oggi presenti sono le trote, provenienti dai fiumi immissari. Un altro pesce, ma stavolta predatore, presente nel bacino è il luccio. Solitamente il luccio sconvolge la vita del bass facendone di esso una preda, ma, per ora, sembra essersi instaurato un equilibrio tra le specie. Tornando al nostro amico persico trota, possiamo affermare che vive in condizione di ottima salute, mostrandosi con una corporatura robusta e con una livrea dai colori incantevoli che mostra durante gli spettacolari combattimenti.
Pesca al big bass
Il lago San Sebastiano è uno scrigno prezioso tutto da scoprire! Un amante del bass fishing non potrà che innamorarsi del suo ambiente e dei suoi pesci. Per stanare i boccaloni di grosse dimensioni, ovviamente a seconda della stagione e del meteo presente, risulta particolarmente proficua la pesca a galla, a swimbait, e a jig, questo per via della morfologia e profondità degli spot. Lungo le sponde e nelle flat vegetano centinaia di piante che, se “pescate” nella maniera corretta, propon- gono bellissimi bass la cui esca risolutiva è senz’altro il jig. Ci sono spot sommersi a pelo della superficie dell’acqua, come erbai e le distese di piante, che pescati a galla regalano attacchi da cardiopalma, specialmente su esche come crawler (es. Joicrawler), wtd e popper. Altri spot sicuramente interessanti sono i piloni dei ponti, che risultano particolarmente proficui pescati a swimbait (es. Jointed claw 178 o Jointed claw shift), a top water e a shad di grosse dimensioni (come il bariki shad 6’8”). L’esca andrebbe lanciata oltre il pilone e recuperata in maniera tale che nuoti a stretto contatto con lo stesso, facendola addirittura impattare.Infine, come non citare l’isolotto, un posto suggestivo, che se circumnavigato tra i suoi alberi e i suoi bellissimi sassi, porterà sicuramente a una piacevole sorpresa. Per via del colore dell’acqua piuttosto velato, funzionano molte bene anche i colori scuri e i colori accesi.
Attrezzatura
Come descritto in diversi articoli, ogni tecnica/artificiale necessita di una combo specifica (canna + mulinello) e sarebbe da scriverci un libro a riguardo. Tra le varie tecniche esistenti, è doveroso soffermarsi sull'attrezzatura idonea alla pesca ai big bass con l’utilizzo delle big bait. Per pescare a swimbait o con grossi crawler è bene utilizzare canne con potenza extra-heavy, con un cw di almeno 3 oz e dalle azioni appositamente studiate per questo genere di esche (es. Dead Sword, Outtrack e Ground trick di Gan Craft) oppure per i wtd, i popper, i proppeler, i jerk, e gli ancorettati di dimensioni non esagerate, la “Slaughter “ di Gan Craft è la canna perfetta che permetterà di evitare spiacevoli slamate. Per la pesca a jig o a texas inve-ce, è bene utilizzare canne extra heavy, con azione fast o extra fast, dal casting weight di almeno 2 oz e in questo caso la “Brain” e “la Super Brain” sono lo strumento ideale. Per quanto riguarda la lunghezza di queste canne, è corretto adattarla all’artificiale utilizzato: le canne più lunghe quando si ha la necessità di fare lanci a lunga gittata o per ferrare da distanze considerevoli; le canne più corte per la pesca a corto raggio o per agevolare determinati recuperi. Un altro strumento fondamentale da considerare è il filo. È importante utilizzare il più idoneo all’artificiale. Ad il fluorocarbon per la pesca sul fon-do, per la pesca in cover e per le tecniche che lavorano a una determinata profondità, quindi per artificiali come i jig, il texas e i vari inneschi delle softbait, per i crankbait, per le swimbait ed i jerkbait (che in determinate condizioni calzano bene anche sul nylon), con gli spinnerbait e le chatterbait. Il nylon è fondamentale, per via della sua proprietà di galleggiamento, nella pe-sca a galla con ancorette, quindi con i crawler, wtd, popper e proppeler; infi-ne il trecciato, da almeno 50-60 libbre, per la pesca a rana.
Locus amoenus Il lago Is Barrocus viene anche chiamato “Lago San Sebastiano” e prende il nome dalla chiesetta campestre presente nell’isolotto dedicata all’omonimo santo. Questa caratteristica ha reso famoso il lago, tant’è che è l’unico in Sardegna ad avere questa peculiarità e sicuramente è ciò che colpisce a prima vista il visitatore. Sulla chiesetta aleggiano vecchi racconti che rendono ancora più interessante il sito. Un particolare più unico che raro visitabile, anzi pescabile nel lago, è la presenza di una palma dalle dimensioni importanti, situata in una delle sponde del lago, che attribuisce un tocco esotico all’ambiente circostante. In determinate giornate, tra un lancio e l’altro, è possibile osservare un pezzo di storia che si muove tra la ricca macchia mediterranea: il trenino verde. |
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