Il Fucile
Quella della pesca subacquea potrebbe esser considerata un’attività in cui l’azione stessa dell’atleta rappresenta l’ultima fase di un complesso sistema che coinvolge in egual misura le esperienze, le tecniche e le attrezzature. Certo che, in questo contesto, merita forse un’argomentazione a parte l’attrezzo che, probabilmente più di ogni altro, è fondamentale per il pescasub tanto da determinarne la categoria stessa: il fucile. Dalle prime fiocine a mano che, nella prima metà del ‘900, permettevano non senza difficoltà di catturare qualche preda in pochi metri d’acqua, le innovazioni tecniche sono certo state parecchie, nonostante le tipologie di armi concepite siano fondamentalmente riconducibili a 3 categorie delle quali la prima stessa è ormai obsoleta. I pescatori che abbiano praticato questo sport da almeno 15-20 anni avranno sicuramente impugnato i mitici fucili della serie Saetta, Polpone, Hunter, e tanti altri prodotti un po’ da tutte le case (Mares, Cressi, Tigullio ed altre) ed alcuni ancora distribuiti, caratteristici per il sistema che permetteva (parlo al passato in quanto, ormai, sono più che altro considerati pezzi da museo) di lanciare un’asta con fiocina o arpione grazie alla spinta di una molla in acciaio.
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