Il Fishing Show
Nonostante la crisi e le vicissitudini che sistematicamente investono il mondo della pesca sportiva, incapace, quest'ultimo, di reagire con fermezza e sottrarsi alla mala sorte, l'ultima è la nefasta cancellazione dell’intero Comitato di settore mare della Fipsas, l’evento di Bologna, il Fishing Show 2010, che aprirà i battenti il 12 di questo mese, rappresenta un punto fermo, credibile, entusiasmante! Come la terra per il navigante, la mostra emiliana, sembra cancellare in un solo colpo, le fatiche, il pessimismo, le incertezze. Eppure, di certo, questa edizione non sarà ricordata per l’unità del settore. Molte aziende, anche storiche, non saranno presenti. Alcune in ossequio alla poco condivisibile filosofia del fai da te, altre in risposta alla non felice situazione economica generale. Eppure, i richiami che vengono dalla nautica, tanto per citare un settore affine e meglio organizzato del nostro, suggeriscono la coesione, il sistema, come unica soluzione per superare col minor danno questa crisi ancora tonica e vitale. E allora, come si spiega l’entusiasmo intorno a questa quarta edizione del Fishing Show? Il fatto è che a questo appuntamento, come del resto i precedenti, non sono invitate solo le aziende. A dire la sua è il pubblico, il pescatore, il visitatore. Bologna, con la pesca sportiva, interpreta un fatto culturale, di massa, che quest’anno gioca il suo infallibile jolly: l’Eudishow. Il mondo della subacquea, pari al nostro ma molto più eterogeneo, quello che conta in tutta Europa, si riunisce per la diciottesima volta e si propone insieme al Fishing Show, con un solo biglietto, una sola entrata. Questa è coesione, sistema, successo. Una sorta di joint venture, che in termini di pubblico, rappresenta un fatto eccezionale e che giustifica, appunto, l’entusiasmo a cui si è fatto riferimento. Per una volta quindi sembra che gli astri girino per il verso giusto. Vi faremo sapere.
Alberto Belfiori
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