Il battello alle Briglie
Vi è mai capitato di salire sul gommone, con un sole che spacca le pietre, uscire, trovare il mare come una tavola, senza un filo di vento e poi, verso l’ora di pranzo, assistere ad una repentina variazione del tempo? Capita spesso! E qualche volta è causa d’incidenti anche seri. In mare ogni piccolo incidente può trasformarsi in tragedia e non voglio assolutamente creare falsi allarmismi. Il mare deve essere rispettato in tutti i sensi e non dev’essere preso come un gioco il dover uscire a farsi una gitarella. Tante volte capita di non essere preparati a quello che ci aspetta fuori dal porto. Il vento, l’umidità, la pressione, la corrente e tutte materie che lascio alle spiegazioni dei miei colleghi, influiscono in maniera sostanziale e determinante. La giornata che si palesa a noi nelle prime ore del mattino può trasformarsi in poche ore in una vera e propria tempesta! L’incontro tra due masse d’aria fredda e calda può dare, in pochi minuti, origine a temporali tropicali. Per meglio dire si parla di correnti discensionali e ascensionali. Ma non solo. Anche la “termica”, quel vento (non classificato tra i venti) che viene originato dalla dispersione del calore terrestre e del mare, può interferire sugli eventi meteorologici e dar vita a nuovi fenomeni di cambiamento climatico. Spesso l’uomo è impotente di fronte alla grandezza del mare. E i pochi mezzi a disposizione per poterlo affrontare non sempre sono consoni e idonei al tipo di utilizzo che se ne deve fare. Ritorniamo allora a bomba sul nostro “canottino” che ci porta un po’ dappertutto. È opportuno sapere che il gommone, a differenza della barca, ha un range di applicazioni molto più esteso. Voglio dire che con un 5 metri e mezzo potete permettervi di affrontare un mare che è una tavola fino ad un mare forza 3, sempre che siate esperti comandanti (continua sul giornale).
Commenti ()