Il Mediterraneo al centro del mondo. Questa la sintesi della prima volta dell'Igfa (la più importante e diffusa associazione di pesca sportiva) nel Mare Nostrum. Il tutto con la collaudata organizzazione dello Yacht club Porto Rotondo.
Igfa Mediterranean Championship 2022. Così è intitolato l’evento che si è svolto a Porto Rotondo il mese scorso. Ma, per comprendere la portata, la caratura dell’Igfa-Med, è necessario fare un breve identikit dell’associazione con sede a Dania beach in Florida. Era il 1939 e l’idea di costituire un’associazione mondiale per la diffusione della pesca etica, con regole condivise in tutti gli oceani; la tutela della risorsa e l’omologazione dei record, fu più forte dei seri problemi di quel periodo. L’International game fish association, nacque a New York e fu subito sostenuta dal mondo scientifico e da personaggi come il mitico scrittore e pescatore Ernest Hemingway, divenuto ben presto e per molti anni vice presidente. L’Igfa ha dettato le regole mondiali per una pesca davvero sportiva che oggi, ad esempio, possiamo identificare con la pratica del catch and release. Negli anni, grazie alla diffusione capillare dei suoi uffici e il coinvolgimento, nei suoi programmi, di sempre più istituti scientifici e il suo stesso impegno nella ricerca, leggasi monitoraggio dei pelagici attraverso tag, è diventata, nel mondo, l’esempio per i pescatori più evoluti, i quali possono, nello spazio delle sue norme, chiedere e ottenere il riconoscimento del record mondiale per singola specie e classe di attrezzatura, con pubblicazione nel book annuale. Bene, l’Italia in questo circuito non è arrivata certo ultima, ma è anche vero che solo ultimamente, il suo peso è cresciuto e non di poco, questa anche la ragione per cui il campionato mediterraneo ha avuto luogo. Forse è esagerato identificare l’Igfa Italia in Massimo Brogna, attuale presidente, ma si dà il caso che questo signore sieda anche, unico rappresentante europeo, al tavolo del Consiglio d’amministrazione. Con queste premesse, alla corte di Sandro Onofaro, presidente dello Yacht club Porto Rotondo, approdano ben 5 nazioni: Egitto, Francia, Principato di Monaco, Stati Uniti e Sudafrica, oltre l’Italia.
La gara
Il programma prevede tre giornate di gara, il 6, il 7 e l’otto luglio con inizio alle 8:00 e fine alle 16:00. È consentito l’imbarco della sola alalunga, mentre è obbligatorio rilasciare immediatamente l’aguglia imperiale e dopo averne constatato la lunghezza, anche il pregiato tonno rosso (Thunnus thynnus). Ma bisogna fare i conti col meteo, previsto non del tutto stabile. Il primo giorno fila tutto liscio, “una basca ‘e morri” per tutta la giornata con onda quasi zero. Il primo a dare la sveglia è Velociraptor, il rosso Tiara di Alberto Amico che allama un tonno , purtroppo sotto misura. Ma la stessa barca è ancora protagonista, questa volta con un’aguglia imperiale, solo un’ora do-po. Pare che lo smalto di Amico sia ancora brillante, almeno pari alle sue prestazioni della stagione scorsa, periodo in cui ha vinto tutto, compreso il titolo di pescatore dell’anno. Ma alla canna, c’è l’esordiente Walter Bozzo e l’aguglia era un grosso esemplare. Il terzo strike è di John Dory con un’alalunga a bordo per Flippo Marsanich. Poi è la volta di Watanga che nonostante le 200 e passa miglia sulle spalle per la traversata Monaco-Porto Rotondo, allama un rosso purtroppo sotto misura e subito dopo, ad opera del giovanissimo Kylian Duliere, una bella lampuga. Segue Wiz con Nicolò Melgrati che “appagliola” un’alalunga. E si risente Velociraptor, questa volta per un’aguglia rilasciata da Alessandro Mantegazza. Spicy Tuna, con Cronacher, rilascia un’aguglia e la gara, termina. In finale qualche piega fasti- diosa. Vedi la lampuga squalificata per irregolarità sull’esca e due allunghe non convalidate per ritardata comunicazione.
Day two
Si aggiusta il campo gara verso sud per via delle previsioni meteo. Inizio sempre alle 8:00 e termine alle 16:00, se il tempo lo permette. Più o meno allo stesso orario si segnala la prima catturadella giornata: è un’alalunga, combattuta da Jason Schratwieser per Spicy Tuna. Segue Briciola con un doppio strike ma non raggiunge nessun risultato. Nicolò Melgrati si rifà vivo e salpa un’alalunga. Poi è la volta di Nibbio. Alla canna Alessandro Giani che rilascia un’aguglia. Ancora Nibbio, questa volta per mano di Andrea Linguanti, a pagliolo un’alalunga. E ancora Nibbio con Cristiano Perera che raffia un’altra alalunga. Alessio Lambra a bordo di John Dory cattura un tonno bianco. Wiz, si ripete e ha un’altra alalunga. Poi è la volta di Nicola Monti per Alfred Gordon: alalunga a bordo. Sempre sulla stessa barca si issano altre due alalunghe per Claudio Bertelli e Nicola Monti. Nel frattempo Nibbio fa il pieno con un’aguglia per mano di Alessandro Giani e un’alalunga per Linguanti. Alle 16:00 Brogna dà il fine gara. Tanti pesci per la weighing station che incuriosiscono e coinvolgono il numeroso pubblico presente per l’elegante mercatino e l’esibizione di canti e balli in stile sardo del programma di marketing territoriale “Insula - Sardinia Quality World”.
“È consentito l’imbarco della sola alalunga, mentre è obbligatorio rilasciare immediatamente l’aguglia imperiale e dopo averne constatato la lunghezza, anche il pregiato tonno rosso (Thunnus thynnus).”.
Day three
L’ultima manche si preannuncia come la più impegnativa, sia per il vento che per il campo gara ridotto a un’area circolare con 5 nm di raggio, intorno alle coordinate 41 16 739 E - 09 49 084 N. La frazione finale del campionato parte lentissima con Massimo Bertelli che annuncia il primo strike alle 13:15. Purtroppo era un tonno sotto misura. La gara prosegue ancora sottotono e alle 16:00 Massimo Brogna riassume il totale delle catture: Chasmak, una alalunga; Spicy Tuna, un’alalunga; Velociraptor, un’alalunga: dimenticando però Wiz, che col solito Nicolò vanta il rilascio di un’aguglia. La conta dei pesci questa volta è veloce, e la classifica non tarda, ma la premiazione è per l’indomani. Purtroppo il covid ha fatto qualche vittima e pur in assenza di nomi importanti, vengono ascritti in cima alla classifica e negli annali Igfa, il grande Nibbio per i team e l’incontenibile Nicolò Melgrati per la classifica individuale.
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