I Tropici sono qui
“Ciao Pasquale!”. Il telefono mi risponde con una divertita sequela di dubbi espressi sulla moralità di mamme e sorelle, un sentito ricordo degli avi e un caloroso incoraggiamento sulla mia nuova attività di trans. Gli rispondo che con lui siamo sempre di più e la replica arriva puntuale, rigorosamente in naposardoletano, frutto di natali partenopei e di una lunga permanenza nell’Isola, che dura tuttora. Per decenza non trascrivo.
E per sabato? Danno brutto tempo…che cosa dici?
Pasquale Di Napoli (di nome e di fatto), conferma le pessime previsioni e per rincarare la dose aggiunge che si sente ‘na chiavica, ma che, a dispetto di venti che girano, acqua torbida e fiumi di fango, una bella spigola la vediamo di sicuro: a casa sua, domenica, a pranzo. Le rendiamo onore in sei, restituendola molto più magra, quasi scheletrica, a un umido che sa di beffa, rigorosamente differenziato (continua sul giornale).
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