I Serra del Big Fish
Un mare piatto che più calmo non era possibile in un piacevole pomeriggio settembrino, han-no accolto i pescatori del Big Fish. Sabato 28 settembre, per la quattordicesima volta le Aquile di Mare di Arbus hanno organizzato la “classica dei trattori”, il Big Fish appunto, una gara di surfcasting a box carica di fascino e molto coinvolgente. La spiaggia di Piscinas che ospita ormai quasi da tre lustri questo importante raduno, non ha che un solo ingresso al mare, Ingurtosu. Quindi gli organizzatori me tono a disposizione uno “stormo” di rombanti trattori che portano i partecipanti e la loro ingombrante attrezzatura direttamente a un passo dal picchetto. Avete presente l’operazione Dunkerque con la quale gli Alleati evacuarono quattrocentomila soldati in poche ore? Una cosa del genere...
I Serra di Piscinas
In costa ovest il sole si tuffa direttamente in mare, un attimo dopo l’oscurità avvolge le cose e lo spettacolo di circa 200 lucine, segnale di altrettanti pescatori laboriosi, disegna una stupenda collana che tratteggia la riva e fa da rimando a milioni di stelle in cielo. Notte senza luna, senza vento ma non senza pesci. Chi frequenta questa gara ormai lo sa, con mare piatto meglio preparare tutte le canne (4 quelle di cui ogni box poteva disporre) alla ricerca del pesce serra. I serra arrivano, in branchi numerosi, questo è sicuro! Dove e quando, diventa quasi una lotteria. Infatti, dando uno sguardo alla classifica finale, è chiaro che le catture si sono distribuite omogeneamen-te sugli oltre tre chilometri di spiaggia. Pesci serra sì, pe-sci big un po’ meno. La taglia di questi predatori, anno dopo anno, si sta inesorabilmente restringendo. Gli archivi di MP sono pieni di foto, scattate nelle prime edizioni del BF, con serra oltre i 5 chili. Ma già da alcuni anni catture intorno ai 2 chili sono considerate notevoli. Per fortuna alla diminuzione della taglia corrisponde un aumento sensibile delle catture, una trentina circa in questa edizione. Il regolamento si poggia su un secondo importante caposaldo: la cena a metà gara. Un mortaretto ha anticipato l’arrivo dei trattori che hanno riportato i pescatori al chiosco allestito per lo spuntino di mezzanotte. A quel punto la classifica era davvero incerta. In tantissimi potevano vantare catture di rilievo. L’attività è continuata costante anche al riprendere della competizione e i serra hanno attaccato le esche sino all’alba. Alcune lecce stel- la e poche orate hanno solo arricchito i carnieri, ma la vera classifica l’hanno disegnata i serra. Facciamo i nostri complimenti ad Andrea Alba e Angelo Pittau per un meritato terzo posto e ad Andrea Meloni e Francesco Kekko Ortu per l’argento. Questi due box hanno pescato nella parte più meridionale della spiaggia, ai box 70 e 62, spot lontani da raggiungere (quasi impossibile a piedi...) ma sempre molto pescosi. La differenza però l’ha fatta l’altro estremo del campo gara. Giovanni Marini e Paolo Orrù hanno avuto in sorteggio il picchetto 9. I due forti pescatori hanno saputo attirare i serra che per tutta la notte si sono manifestati con ripetuti attacchi; di questi, due sono andati a buon fine, uno intorno alle 22, il secon-do quasi alle 5 del mattino. Vittoria! Giovanni è un agonista con molti successi alle spalle, Paolo non gli è meno ma può vantare rispetto al compagno una tradizione più burrascosa al Big Fish. Qui Paolo ha conosciuto il battesimo agonistico, una controversa squalifica (poi annullata dalla Var) e ora si gode una vittoria meritata. Di più, con un serra di circa 1,5 chili, Paolo ha vinto il trofeo per il big fish, la preda più grossa, che quest’anno era rappresentato dalla bellissima Demonia, canna 2 pezzi della Tubertini con una speciale serigrafia commemorativa. Che soddisfazione! Il prossimo anno saranno tre lustri tondi, la festa continua!
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