I Numeri del Salone di Genova
Il Salone nautico internazionale di Genova è senz’altro l’evento di maggior impatto del capoluogo ligure e si ripete ogni anno con sempre maggior successo. Rappresenta non solo un settore commerciale e industriale ma un’immagine dell’Italia che resiste e che tira con progettualità. Il 2022 sarà ricordato come il salone dei numeri, quelli buoni, quelli del “Made in Italy”. E infatti il forum 2022 dedicato, esordisce con i dati dell’industria nautica da diporto italiana, relativi all’appena trascorso 2021. 31% di incremento sul fatturato; export al massimo storico: 3,37 miliardi di euro; crescita degli addetti complessivi al 9,7%. Dati che identificano uno stato di salute del comparto pari agli anni 2000, come dire: abbiamo finalmente superato la crisi. Certo, il periodo attuale sconta ancora forti criticità e un’incertezza vincolante per via degli scenari economici e politici, ma proprio per questo i risultati sono da intendersi eccezionali. E questa 63a esposizione settembrina, sempre in tema di numeri, conferma il trend positivo, a iniziare dal parametro più popolare, l’affluenza del pubblico: 104.000 presenze, con un incremento del 10,7%, rispetto allo scorso anno. Sul fronte degli addetti ai lavori, molto più interessati agli affari, si registra un ottimismo di pari livello. Entusiastico infine il commento, in chiusura, di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: “Ciò che mi rende orgoglioso oggi, non è solo il numero dei visitatori, soprattutto, la crescita occupazionale dell’intero settore. Questa è l’economia che funziona, che realizza i sogni, di cui il Salone Nautico è il concentrato. Come il nuovo Waterfront di Levante, il più grande cantiere italiano di riqualificazione urbana. È il sogno di una città migliore che diventa realtà.”. E si tiene stretto a mio parere, perché proprio questo cantiere, quando, tra qualche anno, sarà completato, darà al Salone una valenza universale, con numeri che ci farà piacere confrontare.
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