I Billfish de La Guaira

In questo servizio l’autore presenta un hot spot venezuelano di massima importanza per la ricerca dello sport fish più ambito al mondo: il marlin.

La Guaira Bank, è senza dubbio uno dei luoghi più famosi al mondo per i rostrati. Meglio conosciuto in Venezuela e nel mondo come El placer de la Guaira, è un grande banco situato a circa 14 miglia dalla costa dello stato di Vargas, davanti alla capitale Caracas. Parte da una base di 250 m di profondità e si eleva arrivando a circa 100 m, formando un grande plateau. Questa formazione si allunga per circa 10 miglia e ha una larghezza di 3, per una superficie di circa 100 km2.

Solo 14 miglia separano le rive di La Guaira dal Placer.

Prima di entrare nel vivo della pesca e dei pesci che qui possiamo trovare, è importante capire perché questo banco è uno dei più famosi al mondo, per la pe-sca di molti pelagici e, in particolar modo, di billfish, ovvero rostrati. Senza dubbio, la caratteristica più importante del Placer è la sua ubicazione, infatti, questo banco si trova al centro di una corrente marina predominante che si sposta verso est, in direzione opposta ai venti predominanti. Questi sono i venti alisei, che soffiano generalmente, in questo emisfero, da NE ma, in questa area dei Caraibi, poiché si incanalano tra le isole delle piccole Antille, tendono a soffiare più da oriente, favorendo il fenomeno dell’upwelling. Tale fenomeno è magnificato dal fatto che el Placer forma una vera barriera per le correnti che provengono da occidente, aiutando la risalita verso la superficie oceanica di nutrienti, a partire dalle acque più profonde e fredde. Questi nutrienti inducono un’esplosione nella crescita di fitoplancton e zooplancton e, dunque, richiamano nell’area un’infinita quantità di planctofagi. In primis, troviamo le sardine che sono alla base di molte catene alimentari e che qui si radunano in banchi dall’impressionante volume. Alta è an-che la presenza di calamari che stazionano negli strati più bassi della colonna d’acqua e si alzano verso la superficie nella notte. Questa grandissima quantità di cibo è la ragione per la quale così tanti predatori stazionano e gravitano intorno al el Placer. 

L'osservazione della strike zone è importante, sia per controllare il nuoto delle esche, sia per vedere pesci che entrano in scia.

I predatori - Possiamo ricordare per primi i predatori più piccoli, quali un’infinità di sgombri, piccoli tunnidi, skipjack (tonno striato), blackfin tuna o tonno pinna nera, i quali a loro volta sono cacciati da più grandi predatori, per arrivare a whaoo, barracuda, lampughe, grandi yellowfin tuna e, infine, ai grandi rostrati come blue marlin, white marlin, pesci vela, shortbill spearfish (stretto parente della nostra aguglia imperale) e fantastici pesci spada. Tutte le aree dell’enorme secca del Placer sono potenzialmente buone per la pesca però, in genere, le zone di risalita sono quelle in cui l’upwelling è più marcato e dove con facilità possiamo incontrare pesci in grande concentrazione. Particolarmente redditizie sono anche le tecniche di pesca sul fondo e a mezz’acqua, legate a specie come ricciole (qui troviamo sia la Seriola rivoliana che la Seriola dumerili), cernie di più specie e snapper. Anche l’area a nord del Placer, che si caratterizza per fondali di 400-500 m, è una zona con corrente sostenuta e particolarmente buona per i grandi blue marlin, che entrano dietro ai branchi di piccoli tunnidi, specie in gennaio, febbraio e marzo. C’è da sottolineare che in quest’area di pesca, sono presenti per l’intero anno, cinque specie di rostrati. Quindi, ogni giorno dell’anno è possibile chiudere un Grand Slam (tre specie di rostrati nello stesso giorno) o un Super Grand Slam (4 billfish nello stesso giorno). In queste acque, sono stati registrati anche dei Fantasy Billfish Slam, ovvero cinque specie di rostrati catturati in un giorno dallo stesso angler.

Lo spada - Una parentesi va aperta parlando di un rostrato meraviglioso, qui presente in tutti i mesi, ovvero il pesce spada, che però si pesca con maggiore facilità tra maggio e gennaio. La tradizione della pesca sportiva al pesce spada ha radici molto lontane e la taglia media di questi pesci è molto buona. In passato si pescavano a drifting di notte, poi qualcosa è cambiato. Infatti nel 1992 Rubén Jaén Centeno (lo stesso che aveva pescato i primi due pesci spada con canna da pesca, di notte, nel 1978, lanciando quella tecnica), inventò un nuovo approccio per la pesca agli spada di giorno, ovvero il deep dropping. Centeno, leggenda mondiale del big game angling, oggi ascritto all’Igfa fishing hall of fame, capì che di giorno gli spada andavano cercati là dove stavano, quindi nelle profondità. Questa pesca dava molti risultati ed è in Venezuela che gli angler statunitensi se ne innamorarono e la impararono, durante gli anni ‘90. E ancora oggi in Usa, come in altre parti del mondo, il deep dropping è considerata una delle tecniche di pesca più prestigiose. Anche io l’ho imparata, nella mia amata Venezuela, pescando questi grandi pesci di giorno, su profondità elevate che vanno in media dai 300 ai 600 metri. Una pesca meravigliosa alla quale mi piace dedicare del tempo, con moltissimo entusiasmo, poiché sa regalare forti emozioni.