Hardbait Contro la Minutaglia
La sabbia intorno alle canne è completamente calpestata e non si riconoscono più le impronte dei miei scarponi. Segno inequivocabile che, per una volta, non sono stato fermo un attimo, avanti e indietro da una canna all’altra, dalla serbidora allo stendi travi… Centinaia di metri, chilometri, percorsi in una fredda notte, finalmente fortunata. Mi trovo a Is Benas, traghettato sino a qui dal senso di orientamento di Marco Atzori e del suo Duster, indispensabile per non perdere la bussola nella fitta pineta, di notte… Siamo arrivati col buio, non il massimo, le alghe ci ostacolano non poco e ogni volta che recupero combatto con le “pagliuzze” sul nodo dello shock leader e con l’esca che non c’è più, divorata in pochi minuti dai piccoli pesciolini, in gergo “minutaglia”. Ma mai, neanche per un attimo, abbiamo pensato di mollare e non perché spinti da chissà quale impeto; semplicemente di fronte a noi c’è il mare “giusto”, un treno di quattro onde che frange a non più di cinquanta metri e che in passato ha permesso a Marco di sfoderare racconti da sogno. Per me Is Benas è invece una riscoperta. L’ho frequentata da ragazzo con l’amico Pistillone e la sua R4, agli inizi dei ’90. Poi non ci sono più tornato, ma la sua enorme potenzialità non è affatto diminuita. Sono convinto che questa notte andrà bene. Sono così fiducioso che ho montato lo stendi travi per svolgere su di esso più che una manciata di travi, i miei ragionamenti. Non sono tipo da stendi travi che considero (a torto) un attrezzo utile solo in gara. Ma quando mi trovo “in buona” e la voglia di pescare supera le poche ore di sonno causa turni, apro la sacca e sfodero le armi da battaglia.
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