Gaetano Mura: Il solitario
Ha iscritto il suo nome nell’Albo d’oro della Minitransat 650, una regata atlantica che si corre ogni due anni, in solitario, su Mini di sei metri e mezzo, con partenza da La Rochelle, in Bretagna, ed arrivo a Salvador de Bahia in Brasile, con una sola tappa a Madeira, in Portogallo. Una transoceanica massacrante resa ancor più difficile dall’impossibilità di comunicare in qualche modo con l’esterno, col solo supporto delle carte nautiche ed un telefono satellitare per le emergenze. Gaetano Mura, barbaricino doc (è nato 40 anni fa a Dorgali,) è il primo sardo ad aver partecipato alla mitica transoceanica che ha portato una flotta di oltre ottanta barche dalla fredda costa francese della Bretagna, conosciuta nel mondo non solo per le maree ma soprattutto per i grandi velisti, a quella del caldo Brasile. Un’avventura emozionante, quella del velista di Dorgali, iniziata già anni fa, quando ha iniziato a realizzare il progetto della sua barca: “La prima avventura è stata proprio questa - racconta Gaetano durante l’incontro che si è tenuto il 22 gennaio scorso a Sa Illetta, nella sede di Tiscali - ho costruito la barca con le mie mani perché solo così potevo arrivare in Brasile. Assemblare e conoscere ogni centimetro dello scafo è molto importante per un navigatore solitario che durante la traversata deve risolvere ogni problema sempre con le sue mani” (continua a leggere sul giornale).
Commenti ()