Fondo misto
L’estate è da sempre identificata con le vacanza, innanzitutto dagli impegni lavorativi, ma non solo. Tutti vanno in ferie, le scuole chiudono, e quindi anche i nostri familiari sono più rilassati e noi con loro. E visto che in estate vanno in
vacanza anche le mareggiate, anche il surfcasting, che di onde e schiuma si nutre, è costretto al riposo forzato! O almeno dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo, poiché una volta che il morbo della pesca si è impossessato di noi, non abbiamo più nessuna possibilità di guarire. I sintomi di questo morbo sono molteplici ma, per citarne uno, non siamo più in grado di ammirare il mare senza il secondo fine della pratica alieutica. E di questo si rendono ben conto anche le nostre compagne, che quasi sempre, e sottolineo quel quasi, fanno buon viso a cattivo gioco. Il vecchio canone del surf praticato solo d’inverno, o al massimo da settembre ad aprile, appare oramai sorpassato, e quasi nessuno è in grado di rispettarlo irremovibilmente. Troppo forte il richiamo della pesca, anche e soprattutto d’estate quando, l’abbiamo detto, la calura opprimente e i ritmi di vita meno incalzanti ci fanno indugiare qualche ora in più in riva al mare e sotto le stelle (continua sul giornale).
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