Flumendosa Carp Trophy

Il Flumendosa color cobalto ha accolto i partecipanti della prima edizione del trofeo organizzato dai ragazzi di Nurri. L’occasione per vedere i maestri del feeder insieme a giovanissimi pescatori alle prime armi.

Il lago Flumendosa si raggiunge da Nurri percorrendo in discesa una ripida strada con tanti tornanti. Il bacino appare quando ancora si è lontani dalla riva e si può quindi dominare la distesa d’acqua di un sorprendente azzurro vivo. Lo sguardo è catturato dal grosso e caratteristico battello, ancorato a centro lago e poi ecco le sagome di tanti pescatori, laboriosi e silenziosi. È la mattina dell’11 agosto, è la mattina del Carp Trophy! Da qualche mese è nato il Flumendosa Fishing Nurri, una società di pesca che vuole finalmente radunare i tanti appassionati che vivono a Nurri e dintorni e frequentano abitualmente le sponde dell’invaso. Il presidente Maurizio Secci, come anche Alessandro Vacca, anima e ispiratore del sodalizio, sono grandi cultori del bass fishing e la società e nata per promuovere eventi mirati a questa tecnica.

Ma il Flumendosa è pieno di carpe e allora perché non organizzare una gara dedicata ai ciprinidi? Pur essendo una manifestazione promozionale e pur avendo da subito “messo le mani avanti”, chiarendo che la pesca alla carpa non è loro materia, i ragazzi del FF Nurri hanno voluto che il regolamento contenesse alcuni punti fermi: si potevano portare al peso solo carpe; il campo gara era diviso in settori; tutti i partecipanti si sono dotati di ampie nasse, necessarie per mantenere vitali le prede; la pesatura, subito dopo la fine della gara, ha permesso di liberare, integre e vitali, tutte le carpe catturate. Insomma, un regolamento moderno che rende questa tecnica avvincente e sostenibile. Il gran caldo è stato appena attenuato dal Bentu e Soli, la brezza che in questo invaso soffia da scirocco. Alla prova hanno partecipato una trentina di pescatori, arrivati da Nurri, Isili, Serrenti e in massa da Villasor. Come avviene spesso nelle gare che si disputano in bacini “vergini”, dove i pesci non sono abituati ai rumori creati da tanti pescatori in azione contemporaneamente, le prime ore di gara sono trascorse senza sussulti.

Poi però la competizione si è animata, con alcune prede di pregio, come la grossa carpa di oltre 2 chili pescata da Nicola Erriu che risulterà la preda più grossa di giornata. La tecnica che ha premiato è stata il feeder, sia nella sua declinazione classica, con l’utilizzo di pasturatori a gabbietta che con il method, variante che sfrutta le potenzialitò di un particolare tipo di pasturatore, nel quale l’amo è nascosto all’interno della pastura pressata. Non deve quindi stupire se i tre migliori della classifica finale siano abili conoscitori dell’universo feeder.

Massimo Maccioni e Massimo Scalas, del Fishing Villasor, hanno vinto i loro settori, grazie alla regolarità. Meglio di loro ha fatto solo il bravo Dante Carboni, del CN San Sebastiano di Isili che alla fine si è aggiudicato il trofeo. La pesatura si è svolta in allegria e sotto l’occhio vigile del presidentissimo Maurizio Secci. È seguito un chiassoso pranzo che ha fatto da preludio alla premiazione. Dante ha voluto suggellare lo spirito sportivo che contraddistingue la pesca regalando i premi ricevuti a Matteo Pisano e Marika Faa, giovanissimi e già abili pescatori. Ed ora i ragazzi di Nurri si concentreranno sul nuovo obiettivo, una gara di bass fishing che si svolgerà sempre nel Flumendosa, in autunno. Perché le potenzialità di questo bacino sono ancora totalmente inespresse e possono regalare inaspettate emozioni.