La seconda edizione della Fiera nautica di Sardegna, promossa dal Cipnes col contributo della Regione Sardegna, ha animato per 5 giorni la Marina di Porto Rotondo. L’affluenza record, è stimata intorno a 25.000 visitatori.
Cinque giorni di nautica, cinque giorni di dibattiti, ma anche 5 giorni di turismo, enogastronomia e artigianato, sardo naturalmente. Dal 21 al 25 aprile. Tutto ciò, alla Marina di Porto Rotondo, in acqua e lungo il perimetro portuale. Si chiama Fiera Nautica di Sardegna, un evento, già proposto con successo lo scorso anno a Olbia, voluto dall’Assessore al turismo Gianni Chessa, sostenuto dall’Assessore alla programmazione Giuseppe Fasolino, con la benedizione di Gianni Sarti, presidente del Cipnes, soggetto attuatore, e la regia di un grande professionista come Angelo Colombo. 25.000 sono stati i visitatori della cinque giorni gallurese.
Quindi un’affluenza record, turisticamente importante, in avvio stagione. Importante anche per i postumi di questa incuriosita invasione. Infatti, gli operatori manifestano una grande soddisfazione e la volontà pienamente condivisa, di riproporsi anche il prossimo anno, con sempre maggior entusiasmo. Sole, barche, servizi, artigianato, enogastronomia, folclore e spettacoli, ma soprattutto 150 imbarcazioni fino a 30 metri e nautica: il motore che fa girare la fiera, ma anche un’economia che rappresenta, in questa regione del nord est, un’importantissima voce dell’attivo. Voce ormai radicata nel granito, che accompagna la crescita, demografica e economica, dell’ex provincia di Olbia. E i frutti di questa “controtendenza”, unico esempio isolano, sono evidenti. Basta guardare, anzi ammirare, i maxi rib dell’eccellente produzione sarda, in bella mostra a Porto Rotondo, ma a ben guardare in tutto il Mediterraneo e nel Qatar, giusto per fare un esempio, al di fuori del Mare nostrum. Sono forse tre le realtà che hanno percorso questa strada e tutte hanno riscontrato i favori del mercato, tanto da contagiare, soprattutto a livelli più popolari, molte altre aziende.
E in fiera, giusto per fare una distinzione, relativa anche all’uso, segnaliamo il gommone di 8 metri attrezzato per il diporto di disabili e prodotto a Arzachena da Lady sailing.
Ma il prodotto tecnologico, quello che guarda al futuro, non poteva essere che elettrico, come il Pulse 63 e il Vita Seal, battelli pneumatici multiuso a seconda dell’allestimento, con un occhio di riguardo per il diporto e le aree particolarmente sensibili, ma anche per il lavoro, ad esempio nelle marine o in ambiente velico per assistenza regate. Vari gli incontri pubblici con esperti di tutti i campi e sulle tematiche più attuali come la blu-economy, la portualità, la sicurezza, la formazione e altro. Molta soddisfazione è espressa dagli operatori, grazie a diversi e importanti contratti di vendita chiusi in fiera e molti altri in via di definizione. Peccato perché in chiusura il vento ha infastidito un po’ tutti e forse questa è stata l’unica nota stonata. In progetto, per la prossima edizione, che si svolgerà certamente ancora a Porto Rotondo, c’è una nuova distribuzione degli spazi, per favorire la mobilità nei momenti di più alto afflusso. Il che porterà, probabilmente, a concentrare gli spazi espositivi nelle aree più favorevoli e accessibili. Per concludere, come conferma Angelo Colombo, “… è stata una fiera sorprendente. Il successo dell’affluenza e la soddisfazione degli operatori, di tutto il borgo, è andata oltre le aspettative. Per il 2024 siamo già al lavoro con prospettive di crescita ancora molto elevate.”.
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