Era l'Anno 2050
Croce e delizia, di questi ultimi anni di pesca sportiva italiana, il vertical jigging ha decisamente ripreso una sua collocazione più naturale nell’ambito delle tecniche di pesca da effettuarsi durante l’arco dell’anno. Passati i primi entusiastici anni, di frenetiche catture forse anche eccessive, le quali avevano attirato la curiosità e l’ingordigia di tanti vecchi e nuovi pescatori, la nuova tecnica giapponese ha avuto il merito di aprirci gli occhi su determinati comportamenti dei predatori nostrani che risultavano oscuri ai più.
La grande novità
Al di là delle critiche dei trainisti più conservatori, il jigging è da considerarsi come un’evoluzione della conoscenza del mare e dei suoi abitanti da parte dell’uomo come pescatore. Analizziamo alcune caratteristiche positive: i nostri vecchi ed i pescatori professionisti, di maturata esperienza, hanno sempre dichiarato che il periodo invernale di febbraio e marzo fosse quello meno produttivo per le catture. Il vertical jigging ha dimostrato che al contrario esso è uno dei momenti migliori (continua sul giornale).
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