L'Eging Day salta un anno e si ripropone nel 2024 nella capitale del nordest. Un'unica manche combattuta fino all'ultimo minuto. Ha vinto Mario Achenza, per un pelo, ma ha vinto!
Il circuito Eging di Yamashita tradizionalmente accompagna la stagione agonistica con diversi appuntamenti sparsi qui e là, nelle migliori località di pesca della Sardegna per la cattura di seppie e calamari. Nel 2023 però ha dato forfait e nessuno degli incontri ha avuto luogo. Quindi, questo raduno che sì è tenuto l’ultima domenica di gennaio nella spiaggia delle Saline a Olbia, sarebbe un recupero della stagione passata, che fortunatamente non viene computato nell’attività 2024.
Pertanto, in attesa di conoscere il calendario delle prossime gare, alle 14:30 poco più di sessanta appassionati, perfezionano l’iscrizione presso l’Iperstore Chinatown, dove a accoglierli c’è Alessio Linn, titolare dell’attività che vanta, tra l’altro, un fornitissimo reparto pesca con un’esposizione di pesciolini e esche artificiali davvero generosa. Carlo Leone, agente di riferimento, è con lui per la spunta delle iscrizioni e la consegna del materiale di gara e gli ambitissimi gadget, uno scalda collo e un egi Yamashita. Poche formalità e poi il gruppo si trasferisce sulla spiaggia. In gruppi di 10, estratti a sorte, si dirigono verso la postazione, scelta a una distanza di 10 metri dal concorrente a fianco, in attesa del via che non tarda ad arrivare. Sono quasi le 17:00 e si proseguirà fino alle 20:15.
L’approccio è timido, come del resto la risposta del mare: qualche piccola seppia, e un’inattesa torpedine, naturalmente non valida e quindi immediatamente rilasciata. È evidente che le esche, tutte rigorosamente Yamashita, fanno gola anche ai non cefalopodi.
Il primo Loligo vulgaris, calamaro per i più, è di Salvatore Di Vittorio. Una cattura che viene premiata con un bonus di 100 punti, oltre il suo peso, perché calamaro e non seppia. Scorrendo le foto caricate sulla chat del gruppo, registriamo altre tre seppie e un altro calamaro, finito nell’esca di Michele Arca.
Ancora seppie, sempre di modeste dimensioni, e quasi alle 18:00 Umberto Lombardo posta un calamaro. Non è buio, ma ci manca poco. Le tenebre sembrano risvegliare l’appetito del cefalopode per rondelle, fritte naturalmente, ma anche quello del re dei cefalopodi, il polpo (altra specie non valida per la classifica). Stefano Manca cattura il primo, ma non sarà il solo. Infatti seguirà quello di Federico Giunta e ancora di Alessio Salis e infine Marco Fele. Gli egi sono decisamente entrati in pesca, soprattutto nel settore centrale della spiaggia. Vengono lanciati e recuperati con movimenti lenti e precisi e fatti avanzare verso riva a saltelli o con un nuoto regolare. Pochi gli spostamenti di postazione, ad eccezione di Mario Achenza che già da principio saggia qui e saggia là. La serata è magnifica, solo un po’ umidina nel finire. Le catture si intensificano finché allo scadere del tempo, esattamente alle 20:15, Antonio Molinas riesce a spiaggiare l’ultima seppia della serata.
Una manciata di minuti dopo il ritrovo, sempre negli spazi all’aperto dell’Iperstore, dove ad attendere la comitiva c’è un ricco buffet. Contemporaneamente si procede alla consegna del pescato, la pesatura e infine l‘esposizione della classifica e la premiazione. Si capisce dai numeri che è stata una gara serrata e i primi tre hanno giocato con pochi punti di scarto. Bravi, soprattutto Mario Achenza, non nuovo ai vertici delle classifiche.
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