Editoriale 4/25

Si chiude a Napoli, alla Mostra d’Oltremare, la seconda edizione del Pescare Show, il secondo appuntamento del 2025, dopo l’esordio di Rimini, dedicato alla pesca sportiva e alla nautica. Termina quindi in primavera una stagione fieristica del tutto positiva che in due città chiave come Napoli e Rimini, ha risvegliato, come non succedeva da anni, interesse e entusiasmo tra operatori e pubblico. L’idea di Ieg, Italian Exhibition Group, di dividere l’Italia in due e consentire a visitatori e espositori “locali” di partecipare a un evento comunque nazionale, si è rivelata azzeccata. E anche se la poten- zialità delle due attività non si è ancora manifestata nella sua interezza, si è capito che i fasti della vecchia Aipo con le esposizioni di Firenze prima e Bologna poi, non sono più sufficienti per rappresentare il settore e l’esplosiva convergenza tra pesca e nautica. Convergenza intercettata in pieno da IEG che nella nota finale del Pescare Show partenopeo, sottolinea, oltre il successo dell’evento, la crescente presenza in fiera del settore nautica e elettronica, e promette che il tema centrale dello sviluppo 2026 sarà proprio l’integrazione tra pesca e nautica.  A questo punto, senza cadere in facili entusiasmi, bisogna registrare che, rispetto alla potenzialità del tema, ci troviamo ancora all’anno zero. D’altra parte è rassicurante il fatto, che con altissima probabilità, la strada giusta sia proprio questa. Ci vorrà un po’, ma alla fine, sempre con altissima probabilità, attiveremo tutte le sinergie per dar vita a una mostra che neanche il palcoscenico di Firenze e Bologna ha saputo, a suo tempo, regalarci.