Diavolo Rosso
Preda ambita da tutti i pescatori, il calamaro (Loligo vulgaris), appartiene alla famiglia dei cefalopodi e, con l’arrivo della stagione fredda, si avvicina alla costa dove è possibile pescarlo per un ampio periodo che si può protrarre sino a maggio. Si presenta con un corpo affusolato (mantello), molto simile ad un cono, ai cui lati sono presenti delle larghe pinne laterali, più simili a delle ali. Queste permettono al calamaro di muoversi con scatti repentini. L’apparato boccale è formato da un robusto becco contornato da tentacoli, di cui 2 più lunghi che utilizza per afferrare le sue prede. Questi tentacoli sono dotati di forti ventose. La peculiarità interessante del calamaro è la sua pigmentazione che muta a seconda dell'habitat, dell'illuminazione e delle situazioni: infatti, a seconda che il calamaro sia in caccia o scappi da predatori o sia nella stagione riproduttiva, la livrea può variare da un bianco pallido ad un rosso acceso, rubino. Pare che il calamaro utilizzi questa sua capacità di mutare la colora- zione del manto anche per comunicare con i suoi simili. Il calamaro, come tutti i cefalopodi, può spruzzare un inchiostro scuro, da cui prende appunto il nome di calamaro. Tra tutti i cefalopodi il calamaro è il più apprezzato dai pescatori, sia per la prelibatezza delle sue carni che per la combattività che esprime durante il recupero.
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