Dentici Invernali
Trainare il dentice con il vivo, in inverno, non è cosa semplice, il primo ostacolo è il meteo variabile che durante una giornata cambia con il passare delle ore. Superate le incertezze di Eolo e vestiti come velisti diamo sfogo alla passione in una giornata corta ma intensa. Le abitudini del Dentex lo portano sempre a contatto con il fondo, su batimetriche che variano dai 20 ai 90 metri. E’ un predatore per anni ritenuto pelagico ma più probabilmente stanziale che si affonda con il raffreddarsi delle acque di superfice. La sua stanzialità segue i percorsi delle sue prede nel fondo. Predilige le secche distanti dalla costa con fondali misti di alghe e rocce non trascurando le zone limitrofe fangose con pietre isolate. Quindi è molto importante capire quali prede insidia in questo periodo nelle zone in cui lo andiamo a cercare. La morfologia del fondale è uno dei parametri su cui dobbiamo basarci per la scelta dell’esca, oltre le solite aguglie non presenti in questo periodo, dovremmo cercare le Menole presenti nelle secche con posidonia ed altri pesci di fondo quali boghe, pagellotti e piccoli barracuda oltre alle specifiche esche quali seppie e calamari. In inverno la tattica da seguire è quella che consiste nel coprire più spazo possibile con le esche in modo da aumentare le possibilità di incontrare dentici in caccia. Con esche fusiformi e vive la velocità di traina può arrivare, in questo periodo anche sopra il nodo, facendo dei controlli frequenti per verificare la vitalità delle esche.
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