Dentex Cup 2022
Al di là di ogni altra considerazione, l’edizione numero uno del Dentex Cup, sarà ricordata come la gara più lunga di sempre. Iniziata il 16 ottobre 2021 e terminata dopo otto rinvii per maltempo, il 16 gennaio 2022. E c’è voluta tutta la determinazione di Francesco Skrich, perché con 12 nodi di vento, in molti hanno espresso perplessita e qualcuno, leggittimamente, è rimasto a casa. Il risultato di questa oddissea è che i 50 equipaggi iscritti in prima battuta si sono ridotti, purtoppo, alla metà. Ciò però non ha minimamente affievolito l’entusiasmo dei temerari che alle 8,00 in punto erano presenti al via, di fronte al porto di Capitana. Quasi tuttti venuti dal mare perché ”chizzi chizzi” sono andati a fare calamari per rimpinguare le scorte del giorno prima. Barche e gommoni, alcuni di questi molto, molto belli e ben attrezzati, sono partiti in tromba verso le poste scelte. Molti diretti alla periferia del campo gara, zona Befana, altri nel lato opposto, verso Torre delle Stelle. Alcuni invece hanno preferito i classici e più tranquilli Graniti. Il vento non si è fatto aspettare, maestrale fresco e sostenuto. Nessuno ha avuto difficoltà ma la navigazione non è stata asciutta per nessuno e di certo qualcuno ha rinunciato a qualche ipotetico trasferimento. Comunque tutti in pesca, soprattutto la famiglia Picciau che verso le 9,00, durante una discesa controcorrente e maestrale al mascone di sinistra, sacrrifica degnamente il primo calamaro alle speso di un dentex rassicurante che alla fine ha pesato 4,5 chili. “Abbiamo scelto di non allontanarci per evitare probabili affollamenti in alcune zone e il denticiottto ci ha rassicurato.”. Questo il commento “a freddo” di Andrea. Mentre dalla Befana giunge la conferma di un’altra cattura. Il super gommone dei super cronisti di Mondo Pesca, volano a 20 nodi verso un altro dentice, forse il secondo della giornata. Mirko Bachis e Davide Marroccu, sono impegnati in un recupero, purtroppo deludente: un’enome tracina. Ma posano col sorriso a 32 denti, con una bella bestia di circa 8 chili. Poi è la confusione totale.
“Mirko e Davide sentono già odore di podio e solo a terra, a gara finita, scoprono, come noi del resto, che c’è la concorrenza”.
Le comunicazioni sono quasi interrotte. I Vhf tacciono, ma finalmente, di nuovo, dalla Befana, prima la coppia Bachis-Marroccu, poi Leone-Quintiglilano, denunciano una cattura, sempre dentici. Mirko e Davide sentono già odore di podio e solo a terra, a gara finita, scoprono, come noi del resto, che c’è la concorrrenza. Babbu e fillu hanno fatto il bis. Un’altra discesa a zig zag sui graniti vicini gli ha fruttato un altro dentice, più grosso, molto più grosso. In banchina, alla consegna del pescato, si scoprono i silenti. In particolare Corrado D’Angelo e Stefano Mariotti, l’unico equipaggio con due specie da classifica, dentice e cernia. Ma anche Curreli e Obinio, Perra e Sanna, e gli stessi Picciau, finalmente palesi. All’appello manca solo il duo Girau-Tronci. E a prima vista sarà battaglia per il primo posto. Come da programma il pomeriggio, con qualche minuto di ritardo, è dedicato alla pesatura e alla premiazione, nonché all’asta del pescato il cui ricavato è andato in beneficienza all’associazione “Famiglie Sma” che sostiene la ricersa per l’atrofia muscolare spinale. Visto il monterpremi Francesco si prende un po’ di spazio per i ringraziamenti, tanti come tanti sono gli sponsor. Al tavolo della premiazione si avvicinano in molti, sempre più rumorosi e eccitati. Ma è il podio che fa scalpore per il vuoto che li separa dagli inseguitori. D’Angelo e Mariotti sono terzi, bravissimi, gli unici con due specie a favore. Segue Bachis e Marroccu, felicissimi ma un po’ delusi, esattamente a metà strada tra i primi e i terzi. E infine i campioni, gli applauditissimi Picciau, una famiglia evidentemente unita negli affetti e nello sport.
Commenti ()