Cristian Dueprimi
IUl Campionato italiano assoluto di pesca in apnea disputato il 22 e 23 giugno a Sant’Antioco, per l’organizzazione della Polisportiva Albatros di Cagliari, passerà alla storia come un campionato difficile, molto impegnativo e avaro di prede in particolare di pesce bianco. E non a caso, visti gli sforzi di un’abile regia che ha valorizzato sapientemente la disponibilità dei campi gara. Gli ultimi e gli insoddisfatti in generale avranno da recriminare: campi gara studiati alla perfe- zione per avvantaggiare quanto più possibile i padroni di casa, fin dall’aggiudicazione della Sardegna come sede che ospita la manifestazione.” Certo, il favorito assoluto è Cristian Corrias che oltretutto vanta come secondo, il vero padrone di casa, il campionissimo Bruno De Silvestri che ha vinto tutto nella sua carriera e che solo di recente ha appeso l’agonismo al chiodo. Ma il gioco è questo, lo sport è così. I padroni di casa, nel rispetto delle regole, hanno sempre una chance in più. Come eliminare il calore del pubblico, dei sostenitori o la conoscenza dei propri luoghi?
Nel vivo
La preparazione dei campi gara è libera dalla data di pubblicazione delle coordinate dei campi rispetto agli anni precedenti dove invece era vincolata a soli sette giorni prima dalla data di gara. Pertanto Sant’Antioco ha iniziato a popolarsi di atleti provenienti da diverse regioni italiane già dai primi giorni di giugno. Il che ha un alto significato sportivo visto che dà a tutti maggiori possibilità di familiarizzare col territorio e l’ambiente subacqueo, ma non solo. Infatti magnificare il periodo “attivo”, significa incidere positivamente sulla proposta turistica: più camere in affitto, più coperti nella ristorazione, più... Comunque, la preparazione ha inizio e qui i dubbi iniziali di alcuni si trasformano in certezza con le immediate lamentele dei profondisti che esprimono le loro esigenze evidenziando campi gara troppo piccoli e poco estesi verso il largo. I primi giorni di preparazione si affrontano con mare di maestrale in entrata che rende difficile la perlustrazione del campo n. 2 (Capo Sperone-Cala Lunga) il più lontano da raggiungere, circa 15 miglia dal porto del paese e anche esposto ai venti di NW.
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